Prima missione per il neoministro degli Esteri. Da martedì al via alla Conferenza sul disastrato Paese martoriato da 20 anni di guerra civile
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Esordio a Londra per il neoministro degli Esteri, Emma Bonino, che partecipa alla conferenza sulla Somalia. Il Paese del Corno d'Africa, martoriato da oltre 20 anni di guerra civile, cerca un po' di stabilità dopo la nomina di nuove istituzioni. "Compito dell'Italia e della comunità internazionale - ha spiegato la Bonino - è sostenere la stabilizzazione", malgrado il pericolo dei ribelli islamici legati ad Al Qaeda e il dramma della carestia.
L'obiettivo della Conferenza di martedì, presieduta dal premier britannico David Cameron e dal presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud, è di manifestare sostegno politico e coordinare il supporto tecnico e finanziario della comunità internazionale a favore dei piani di riforma elaborati dal governo somalo. Un compito che si scontra con le milizie islamiste, che continuano a gettare sangue sugli sforzi di pacificazione con kamikaze e attentati.
"Stabilizzare il Paese" - Sicurezza, giustizia e polizia, gestione delle risorse finanziarie e processo politico sono i quattro grandi temi in agenda. La Bonino, che conosce bene le problematiche somale, avendole affrontate anche da commissario europeo, parlerà nella seconda sessione, dedicata a giustizia e polizia. La sua presenza conferma l'interesse italiano a svolgere un ruolo da protagonista nel dossier somalo. "L''impegno italiano su questo fronte è sempre stato presente negli anni anche quando altri Paesi sembravano distratti", ha dichiarato il titolare della Farnesina. L'Italia sostiene infatti con convinzione l'affermarsi della nuova Somalia federale e negli ultimi anni ha accompagnato in maniera attiva il passaggio dalle fragili istituzioni transitorie all'attuale governo, riconosciuto dalla comunità internazionale ma ancora molto fragile nel controllo del Paese. I contributi italiani si sono inizialmente concentrati nel settore della sicurezza e delle emergenze umanitarie. Poi si sono inseriti anche interventi di rafforzamento delle strutture chiavi delle amministrazioni centrali e regionali, oltre a interventi di cooperazione allo sviluppo più strutturati.
Gli altri dossier - Sul tavolo anche agli altri dossier caldi della diplomazia mondiale. A cominciare dalla Siria. Attenzione altissima, ovviamente, anche al capitolo europeo: in questo momento, ha sottolineato la Bonino, è necessario "un rilancio della crescita e dell'occupazione, per il nostro paese e per tutta l'Ue".