La decisione dopo l'appello del leader curdo Abdullah Ocalan che ha chiesto una tregua
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Il comandante militare del Pkk, Murat Karayilan, ha ordinato dal Nord Iraq ai suoi uomini di fermare ogni operazione. Lo riferisce l'agenzia turca Dogan. La decisione è giunta il giorno seguente lo storico appello del leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, Abdullah Ocalan, per una tregua e il ritiro dei ribelli curdi dal territorio turco.
E' la prima conseguenza concreta dall' appello di Ocalan per una tregua e per il ritiro dal territorio turco dei ribelli. Ed e' anche la prima risposta al premier islamico turco Recep Tayyip Erdogan che ieri sera ha detto di aspettare la messa in applicazione dell'annuncio di Ocalan, promettendo uno stop anche delle operazioni dell' esercito se si fermano quelle del Pkk. Ora deve aprirsi la seconda fase, quella del ritiro dei miliziani in Turchia verso il Nord Iraq e la Siria, che dovrebbe essere concluso per la fine dell'anno.
Ma ancora non si sa come concretamente sia stato previsto nelle trattative condotte nell'isola carcere di Imrali da Ocalan con il capo dei servizi segreti del Mit Hakan Fidan.
''Apparentemente dei meccanismi sono stati attivati senza informarne il pubblico'' rileva oggi il quotidiano Vatan, sottolineando anche come Ocalan nel suo appello non abbia precisato quali sono le richieste del Pkk. Erdogan si e' detto contrario per ora al coinvolgimento del parlamento, chiesto da Ocalan, considerando che sarebbe una 'legittimazione' del Pkk, ufficialmente per Ankara una ''organizzazione terroristica''.
Molto rimane da fare fino alla pace vera - il disarmo e il reinserimento dei miliziani, le riforme politiche, culturali e sociali chieste dai 15 milioni di curdi di Turchia, che domandano anche la liberazione di Ocalan e di centinaia di attivisti in carcere - e il processo rimane ad alto rischio.
Ma il tono oggi e' all'ottimismo, e la speranza di chiudere davvero una guerra infinita e' piu' forte che mai. Diversi quotidiani oggi salutano a tutta prima pagina l' ''Addio alle armi'', Cumhuriyet prevede una ''Transizione verso una nuova era'' per la Turchia, Hurriyet annuncia che ''L'era dei fucili e' finita'', e per Haberturk ''E' tempo di pace''. Diversi commentatori turchi attendono ora le prime contropartite di Erdogan. ''E' necessaria una serie di misure per ristabilire la fiducia'' scrive Hurriyet. Il premier ha annunciato la formazione di una Commissione di Saggi, per garantire il ritiro del Pkk e preparare le mosse successive. A breve una liberazione di Ocalan, per molti turchi il nemico pubblico numero uno, sembra improponibile. Ma se se il processo di pace andra' avanti sembra difficile che il 'Nelson Mandela' dei curdi rimanga in cella.