ALLA SCADENZA

I marò giunti a New Delhi e l'India canta vittoria

"La diplomazia ha avuto successo, rispettata la sentenza della Corte Suprema". Il ministro degli Esteri indiano: "Non ci saranno né arresto né pena di morte". Sorella di Latorre: "Sono svuotata"

22 Mar 2013 - 18:37
 © Ansa

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Il ministro indiano degli Esteri, Salman Khurshid, ha detto che informerà oggi il Parlamento della decisione dell'Italia di far ripartire i marò alla scadenza del permesso concesso dalla Corte Suprema. La decisione dell'Italia "ha mostrato che la diplomazia ha lavorato bene", ha continuato il ministro che ha anche bacchettato la stampa. "Siete stati troppo precipitosi a escludere il lavoro diplomatico" ha detto ai giornalisti.

Rispondendo a una domanda su quale scenario si prospetta ora, Khurshid ha affermato che "la legge non cambierà il suo corso" e che i marò "dovranno rispettare la sentenza della Corte Suprema" riferendosi al verdetto pronunciato il 18 gennaio, che prevede la creazione di un tribunale speciale per risolvere la questione della giurisdizione.

I due marò atterrati in India - Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono arrivati a New Delhi attorno alle 18 locali (le 13:30 italiane). Insieme a loro è giunto nella capitale indiana anche il sottosegretario agli Esteri, Staffan de Mistura. Uno speciale aereo militare era partito la notte scorsa dall'Italia. Ad attendere i marò e De Mistura c'erano l'ambasciatore d'Italia Daniele Mancini e il suo vice, Gianluca Grandi. Dall'aeroporto la comitiva si è diretta verso l'ambasciata d'Italia dove è stata organizzata una conferenza stampa.

Tolti gli impedimenti all'ambasciatore Mancini - Non c'è più alcun impedimento o limitazione per i movimenti dell'ambasciatore a New Delhi, Daniele Mancini. Lo ha assicurato il sottosegretario Staffan de Mistura. "Nell'incontro che con lui ho avuto oggi - ha spiegato - il ministro degli Esteri indiano Salman Khurshdie si è impegnato ad inviare subito un messaggio alla Corte Suprema in cui si chiede la revoca dell'ordinanza con cui la Corte Suprema aveva intimato a Mancini di non lasciare l'India".

"No arresto né pena di morte" - L'Italia ha accettato di disporre il ritorno dei marò dopo "le nostre assicurazioni" che essi "non correvano alcun rischio di arresto" e che il "loro processo in India non rientrava nei rarissimi casi in cui è prevista l'applicazione della pena di morte", ha successivamente detto il ministro degli Esteri in parlamento.

L'India soddisfatta canta vittoria - "La ferma resistenza dell'India come espressa dal premier Singh e da Sonia Gandhi ha funzionato". E' la dichiarazione posta su Twitter del viceministro degli Interni R.P.N Singh. La scorsa settimana, il primo ministro Manmohan Singh aveva avvertito in Parlamento di "serie conseguenze" se Roma non avesse rispettato i patti. In un altro post sul microblogging, il portavoce Syed Akbaruddin ha scritto che "l'Italia ha comunicato che i militari della Marina ritorneranno in India in base alla scadenza stabilita dalla Corte Suprema". Anche il partito dell'Opposizione indu-nazionalista del Bjp, che aveva duramente criticato il governo in Parlamento, si è complimentato con la decisione. "Il modo con il quale il governo ha condotto la sua azione diplomatica ha funzionato - ha detto il portavoce Rajiv Pratap Rudy - così come è stato efficace anche il duro giudizio della Corte Suprema".

I pescatori del Kerala: ben fatto. - I pescatori del Kerala hanno accolto con esultanza la notizia del ritorno dei marò che rappresenta "una vittoria della loro battaglia" per il rispetto della giustizia. E' quanto hanno riferito ai giornalisti i responsabili delle associazioni di categoria dello stato indiano meridionale.

Marò: "Siamo militari, andiamo avanti" - "Siamo militari, noi andiamo avanti e andremo avanti". Lo hanno detto i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in volo per l'India, secondo quanto riferito a Radio 24 dal sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura che li ha accompagnati. "I due marò sono convinti anche loro che questa è una decisione condivisa, la loro parola è importante quanto quella dell'ambasciatore, sanno che l'Italia non li lascerà mai", ha aggiunto De Mistura, sottolineando inoltre che "le loro famiglie sono state straordinarie perché hanno dovuto accettare per l'ennesima volta una delusione".

Sorella Latorre: "Non ho parole" - "Sono svuotata, non ho parole!". E' quanto scrive Franca Latorre, sorella del marò, sul proprio profilo Facebook. Questa notte, poco dopo la partenza di suo fratello per l'India, Franca Latorre ha scritto sulla propria pagina Fb: "Alla luce di quanto accaduto nelle ultime ore, e per continuare a condividere informazioni sui nostri marò, abbiamo deciso di riaprire il gruppo le famiglie dei marò: iscrivetevi e condividete".

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