La pirateria informatica sovvenzionata dagli Stati genera perdite miliardarie per le aziende
© Ansa
Pechino dietro i cyberattacchi alla Casa Bianca. Ne è convinto il presidente Usa, Barack Obama, secondo cui l'ondata di episodi di pirateria informatica che hanno colpito figure di primo piano dell'amministrazione Usa e anche la First Lady, Michelle Obama, oltre a imprese e altre istituzioni americane, è sostenuta dallo Stato cinese.
"Persi miliardi di dollari" - In un'intervista alla Abc, rispondendo a una domanda su una presunta “guerra” nel cyber-spazio con la Cina, il presidente degli Stati Uniti ha invitato alla cautela con "le analogie sulla guerra", perché "c'è una grande differenza tra il cyber-spionaggio o i cyber-attacchi e, ovviamente, una vera guerra".
Ma Obama ha anche sottolineato che c'è "un costante aumento di minacce alla sicurezza informatica. Alcune sono sostenute dallo Stato, altre semplicemente da criminali. E come conseguenza vengono persi miliardi di dollari".
Il presidente ha aggiunto: "Vengono rubati segreti industriali. Le nostre aziende vengono messe in in condizione di svantaggio, ci sono interruzioni ai nostri sistemi, che coinvolgono ogni cosa, dalla finanza alle infrastrutture".
Cina avvisata - Obama ha sottolineato: "Abbiamo messo molto bene in chiaro con la Cina e con alcuni altri Stati che ci aspettiamo che seguano le norme internazionali e si attengano alla regole internazionali".
Proprio oggi il presidente ha in programma un incontro alla Casa Bianca con diversi amministratori delegati del settore privato per parlare del problema della sicurezza informatica.