Con un post, il leader locale Rares Buglea ha suscitato critiche ed è stato costretto a dimettersi
© LaPresse
"Continuo a pensare che si debba procedere alla sterilizzazione delle donne Rom dopo che queste hanno messo al mondo il primo figlio". Una proposta scioccante che sta scuotendo la Romania avanzata da Rares Buglea, presidente locale dei giovani Liberali di Alba Iulia. L'esponente di centro, in un intervento sulla sua pagina Facebook, ha proposto la sterilizzazione delle donne Rom come rimedio all'espansione di questa etnia.
Un attacco etnico - Nella sua pagina Facebook, Buglea si era schermito dalla possibilità di attacchi alla sua affermazione, tacciando eventuali critiche di "falso moralismo" e giustificando la sua proposta con un'attenzione verso possibili nascituri.
Il testo integrale recita: "So di poter suscitare aspre critiche da parte di falsi moralisti ma continuo a pensare che si debba procedere alla sterilizzazione delle donne Rom dopo che queste hanno messo al mondo il primo figlio, se non dimostrano concretamente di poterlo crescere in condizioni umane".
Costretto alle dimissioni - La dichiarazione ha fatto subito il giro della rete suscitando le proteste di una parte del Pnl, ossia il Partito liberale attualmente parte della coalizione di governo dell'Unione social-liberale. Il raggruppamento politico ha indotto Buglea alle dimissioni "fino a quando questo caso non verrà chiarito".
Un altro esponente dello stesso partito ha detto di ritenere che una tale proposta equivalga a un "genocidio". I rom costituiscono l'8-9 per cento dei circa 20 milioni di abitanti della Romania.