E nel frattempo Turchia e Israele si sentono minacciati direttamente dalla crisi siriana
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Per l'Italia, la nascita della nuova coalizione dell'opposizione siriana, uscita dall'incontro di Doha, è uno "sviluppo politico importante", ma, come sottolinea il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, il governo "non ritiene di dover intervenire in alcun modo a livello militare". I Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo annunciano intanto il riconoscimento della coalizione come "rappresentante legittima del popolo siriano fratello".
Anche il governo turco è intervenuto sulla crisi in corso a Damasco. Finora gli aerei siriani "non sono entrati nello spazio turco, se lo avessero fatto avremmo risposto". Lo ha detto il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu in una conferenza stampa a Villa Madama, sottolineando comunque che i jet siriani hanno volato "talmente vicini alconfine da costituire una minaccia" per la Turchia.
A essere sotto minaccia è anche Israele. I tank del paese hanno colpito l'artiglieria mobile siriana in risposta al colpo di mortaio caduto poco prima in Israele sulle Alture del Golan. Loaffermano fonti militari israeliane.