Comincia la sfida

Presidenziali, urne aperte in VenezuelaLo sfidante Capriles spaventa Chavez

L'appello del presidente in carica da 14 anni su twitter: "Votate tutti presto"

08 Ott 2012 - 01:43
 © Ap/Lapresse

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In Venezuela si è votato per le elezioni presidenziali. Il presidente Hugo Chavez ha invitato via twitter "tutti e tutte" gli elettori a votare "presto". Il 58enne Chavez, al potere da 14 anni, chiede agli elettori un quarto mandato. Ma è seriamente minacciato dal 40enne Henrique Capriles, leader dell'opposizione alla guida della "Mesa de unidad democratica" (Mud).

L'appello di Chavez
Alla vigilia del voto, Chavez aveva lanciato un appello affinché venisse rispettato il responso delle urne. "Mi appello a tutti gli attori politici, sinistra, destra, centro a prepararci emotivamente ad accettare i risultati". Il presidente in carica dal 1999 si è detto sicuro che tutto procederà in modo pacifico.

Militari nelle città
Durante la campagna elettorale non sono mancati gli episodi di violenza, nell'ultimo dei quali due sostenitori del candidato d'opposizione sono morti nello Stato di Barinas. Così i soldati sono stati dispiegati nelle diverse città del Paese per garantire la sicurezza e le frontiere sono state chiuse in concomitanza col voto.

Lunghe code ai seggi
Intanto, lunghe code di centinaia di persone si sono formate davanti ai seggi elettorali del centro di Caracas, la capitale del Venezuela. Le file dei cittadini in attesa di votare si snodano sui marciapiedi per diversi isolati. Molti elettori hanno cominciato a fare la fila diverse ore prima dell'apertura delle urne.

I due sfidanti 
A sfidare il capo di stato uscente, il "bolivariano" Hugo Chavez, si presenta Henrique Capriles, alla guida della "Mesa de unidad democratica" (Mud), composta da una ventina di partiti. Da un lato, Chavez, ammalato di cancro che da molti è idolatrato come un vero difensore della democrazia e da altri è accusato di essere un dittatore populista preoccupato solo di se stesso. Secondo i sondaggi supera il 50% delle preferenze. Dall'altro l'avvocato di origini ebraiche Henrique Capriles che, nonostante la giovane età, è già stato presidente della Camera, sindaco e governatore di uno Stato importante, il Miranda. Ha vinto a mani basse le primarie e da tre mesi, di villaggio in villaggio, ha cercato di convincere il Paese con la sua proposta di riconciliazione e sviluppo.

Con Capriles meno Stato e più privati
Se Chavez vincesse spingerebbe probabilmente per un ruolo dello Stato ancora più rilevante nell'economia del Paese e continuerebbe a mantenere buoni rapporti con i rivali degli Stati Uniti. Se Capriles vincesse, invece, ci si potrebbe attendere un cambiamento radicale nella gestione della politica estera e probabilmente anche una perdita del controllo dello Stato su diversi aspetti dell'economia, con un aumento degli investimenti privati.

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