Gli agenti della scorta sorpresi in compagnia di prostitute in Colombia durante una visita di Stato del presidente
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Tre uomini della scorta del presidente americano Barack Obama sono stati rimossi dal servizio ed altri otto sono stati sospesi e posti sotto inchiesta. I provvedimenti sono stati assunti dopo che gli agenti del Secret Service erano stati scoperti in compagnia di prostitute in Colombia la scorsa settimana durante una visita di stato del presidente. Lo riferisce l'emittente televisiva Cbs.
In particolare un agente è stato licenziato, un altro ha rassegnato le dimissioni e un terzo ha accettato di andare in pensione. Lo ha reso noto in un comunicato lo stesso corpo incaricato della protezione del presidente degli Stati Uniti.
Intervistata una delle prostitute
Intanto emergono altri imbarazzanti particolari sul festino nell'hotel Caribe di Cartagena, che ha portato al rimpatrio di 11 dei bodyguard che avrebbero dovuto proteggere la visita in Colombia di Barack Obama. Il New York Times ha intervistato una delle escort con cui si sono intrattenuti gli agenti del Secret Service che ha raccontato che è scoppiata una lite quando uno degli agenti ha cercato di pagarla 30 dollari quando invece si erano messi d'accordo per un prezzo 25 volte superiore.
La lite sul prezzo della prestazione nella hall dell'hotel
Teatro dell'alterco è stata la hall dell'elegante hotel dove alcuni poliziotti colombiani sono subito intervenuti a difesa delle ragazze. Mentre gli agenti federali cercavano di evitare che scoppiasse lo scandalo che sta mettendo a dura prova la reputazione del Secret Service, il corpo degli agenti preposti alla protezione del presidente.
La ragazza ora è spaventata
"Non mi avevano detto che erano con Obama" ha raccontato la ragazza, una 24enne madre single, spiegando di aver saputo solo giorni dopo, quando la notizia è uscita sui giornali, che l'uomo, che alla fine dietro le pressioni dei poliziotti le aveva dato 225 dollari, era un agente federale. Ed ora si dice "spaventata": "E' una cosa veramente grande, si tratta del governo degli Stati Uniti, mi vengono degli attacchi di nervi".