Per gli studenti ebrei di Francia, la comunità più grande d'Europa, si tratta di un crimine antisemita. Anche il premier Monti ha espresso "indignazione". Riccardi: atto antireligioso
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"Siamo inorriditi da questo attacco e siamo fiduciosi nel fatto che le autorità francesi faranno luce su questo dramma e porteranno i responsabili di queste morti di fronte alla giustizia". Così il ministero degli Esteri israeliano, Yigal Palmor, commenta l'attacco alla scuola ebraica a Tolosa. E Jonathan Ayoun, presidente dell'Unione studenti ebrei di Francia (Uejf), afferma: "E' molto probabilmente un crimine antisemita".
Israele segue quindi col fiato sospeso gli sviluppi dell'attentato, nella sensazione che questo episodio possa essere inquadrato in una catena di attacchi anti-israeliani verificatisi nelle ultime settimane a Bangkok, Nuova Delhi e Tbilisi.
Non a caso il ministro dell'Interno francese, Claude Gueant, ha parlato infatti di ''somiglianze'' fra la strage davanti alla scuola ebraica di Tolosa di questa mattina e i due agguati contro militari paracadutisti: l'assassino si sarebbe servito in tutte le azioni di due armi, una dello stesso calibro di quella utilizzata contro i parà.
Gli ebrei di Francia
La comunità ebraica francese è la più numerosa d'Europa e, dopo Israele e gli Stati Uniti, la terza nel mondo. Secondo le stime aggiornate al 2010 della Jewish Virtual Library, sono 483.500 i cittadini di religione ebraica che vivono in Francia, mentre altre stime portano il loro numero a 500mila. La maggiore presenza si registra nelle aree metropolitane di Parigi, Marsiglia, Strasburgo, Lione e Tolosa.
Gli ebrei francesi sono oggi soprattutto sefarditi e mizrahi, originari del Nord Africa e della regione mediterranea, aderenti a varie correnti religiose, dagli ultraortodossi haredim ad ampi strati della comunità pienamente secolarizzati. La più grande organizzazione religiosa, il Concistoro di Parigi, ha circa 30mila membri, a fronte di una comunità di 300mila persone.
Comunità di Roma: "Colpito il futuro di tutti"
"Hanno colpito i nostri figli, cioè il nostro futuro ed una scuola ebraica cioè il presente ed il futuro della nostra cultura e della nostra fede". Lo sottolinea Pierpaolo Pinhas Punturello sul blog della comunità ebraica romana. "Chi oggi spara contro i bimbi ebrei che vanno a scuola domani sparerà contro chiunque non sia d'accordo con lui e questo la storia del mondo lo ha insegnato a noi ebrei prima e al resto del mondo poi", ricorda il post.
"Il ricordo delle vittime di Tolosa deve essere una bandiera di civiltà unita di tutto il mondo", conclude il il blog che riporta in proposito le parole del rabbino Nachman di Breslav: "Pensare di piangere da soli significa rinunciare alla nostra santitàed al nostro posto del mondo, quel posto che dobbiamo elevare spiritualmente, dai tempi di Abramo ad oggi".
"Indignazione" del premier Monti e del ministro Riccardi
Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha espresso "profonda indignazione per il grave episodio avvenuto a Tolosa". "Un fatto ancor più grave - scrive Palazzo Chigi - perché dettato dall'antisemitismo e dalla violenza". "E' stato un gesto folle, disumano e antireligioso, perché nessuna religione può chiedere all'uomo di armare la mano contro dei bambini innocenti", ha commentato il ministro per l'Integrazione, Andrea Riccardi.