A Buenos Aires

Argentina, treno deraglia dentro la stazione Ci sarebbero almeno 49 morti e oltre 600 feriti

Buenos Aires, il convoglio non sarebbe riuscito a frenare, schiantandosi contro il marciapiede. Vigili del fuoco al lavoro per liberare le persone intrappolate nei vagoni

22 Feb 2012 - 21:33
 © Ap/Lapresse

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Peggiora il bilancio dell'incidente ferroviario nella stazione di Once a Buenos Aires. Secondo i dati diffusi dalla polizia, sarebbero almeno 49 i morti (48 adulti e un bambino), mentre i feriti trasferiti fino a ora negli ospedali cittadini sono oltre 600. Si tratta della seconda tragedia più grave di questo tipo mai avvenuta nel Paese.

Secondo i primi rilievi, la tragedia sarebbe stata provocata da un'avaria all'impianto frenante: il treno è cosi' piombato nella stazione a una velocità di 26 chilometri l'ora e, in seguito all'urto, si è letteralmente accartocciato. Si attende comunque la testimonianza del macchinista, estratto ancora vivo dai rottami della locomotiva dopo oltre mezz'ora di lavoro dei soccorritori, assistiti da ambulanze e auto-pompe.

Sul posto sono accorsi il sottosegretario federale ai Trasporti, Juan Pablo Schiavi, e Guillermo Montenegro, ministro per la Sicurezza del governo autonomo della capitale. Diversi superstiti hanno raccontato di aver udito un boato simile a un'esplosione, e di essersi poi sentiti scagliare in aria, con i sedili letteralmente strappati dai loro siti.

Per risalire a un disastro del genere ancora peggiore occorre andare al 1978, quando se ne verificò uno che costò la vita a 55 passeggeri. Del 1970 è invece il record negativo assoluto: allora persero la vita furono più di 230 persone.

Una strage annunciata
Una sorta di tragedia annunciata: la sciagura ferroviaria di oggi alla stazione Once della megalopoli argentina solleva ancora una volta la questione delle gravi carenze del sistema dei trasporti argentino. A Buenos Aires sono infatti molti i treni che ogni giorno viaggiano con i passeggeri in piedi e con le porte dei convogli aperte: anche quando viaggiano a velocità sostenuta. I sindacati denunciano ormai da anni la mancanza di investimenti per il mantenimento dei treni e della rete. E infatti la scia degli incidenti ferroviari è drammaticamente lunga, spesso dovuti proprio al fatto che i mezzi sono obsoleti, come la motrice al centro della tragedia di oggi, che risale agli anni '50.

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