Non si fermano le violenze

Regime bombarda Homs, uccisi tre reporter

I corrispondenti di guerra Marie Colvin (Usa), Remi Ochlik (Francia) e Rami Al Sayed (Siria) sono stati colpiti mentre si trovavano in un centro stampa allestito dai militanti antiregime siriani

22 Feb 2012 - 12:40
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I giornalisti Usa Marie Colvin, francese Remi Ochlik e siriano Rami Al Sayed hanno perso la vita durante i bombardamenti delle forze di Assad a Homs, in Siria. I reporter si trovavano in un centro stampa allestito dai militanti antiregime a Bab Amro, il quartiere assediato dai lealisti siriani dal 4 febbraio, e sono stati colpiti da un razzo mentre fuggivano. Lo ha riferito al-Jazeera, che ha citato alcuni attivisti.

Nel bombardamento "sono rimasti feriti altri tre giornalisti occidentali, due uomini e una donna, che è grave". Lo ha reso noto un militante antiregime contattato su skype. La reporter è Edith Bouvier, de "Le Figaro". A confermarlo il ministro degli Esteri Francese, Alain Juppè.

La Colvin lavorava al "Sunday Times" come corrispondente di guerra, e aveva perso l'uso di un occhio in un attentato durante una missione in Sri Lanka. Remi Ochlik era un fotoreporter freelance ed aveva vinto da poco il primo premio del World Press Photo con una sequenza di 12 immagini intitolate "Battle for Libya".

L'11 gennaio scorso un altro giornalista francese, Gilles Jacquier, di France 2, era rimasto ucciso in un bombardamento mentre insieme a un gruppo di colleghi si trovava a Homs in un viaggio organizzato dalle autorità di Damasco.

Nel corso di alcuni raid invece sono stati catturati e poi uccisi dalle forze di sicurezza 27 giovani, tutti civili, con colpi in testa e al petto nelle loro abitazioni o in strade nei villaggi della provincia di Idlib, vicino al confine con la Turchia. Lo ha reso noto la Rete siriana per i diritti umani.

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