Inutili le scuse delle autorità americane: Kabul torna ad essere un focolaio, 8 morti e decine di feriti
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Non si smorza la polemica sul deprecabile gesto di alcuni soldati Usa in Afghanistan che hanno bruciato alcune copie del Corano in segno di spregio. Colpi d'arma da fuoco sono stati sparati durante una manifestazione a Kabul: ci sarebbero almeno 8 morti e decine di feriti. La protesta era stata indetta contro i roghi avvenuti nella base aerea Usa di Bagram. Già ieri centinaia di afghani avevano assediato l'area inneggiando: "Morte agli americani"
Otto morti e decine di feriti nelle proteste
Almeno otto persone sono state uccise e altre decine sono rimaste ferite nelle proteste. Un dottore, Ahmad Ali, ha precisato che 10 persone sono state trasportate nell'ospedale cittadino con ferite d'arma da fuoco. Anche a Kabul vi sarebbero 11 feriti. Si teme che il bilancio possa aggravarsi.
Come prima conseguenza, l'ambasciata Usa a Kabul è stata chiusa e lo staff è rimasto bloccato al suo interno a causa delle violente manifestazioni anche nella capitale. A nulla sono servite le scuse delle autorità militari americane: Kabul torna ad essere un focolaio anti occidentale.
A fuoco compound stranieri a Kabul
I dimostranti che protestano contro l'azione Usa di rogo del corano hanno dato fuoco a un compound riservato ai contractor stranieri a Kabul.Secondo un testimone le fiamme hanno danneggiato parte della guesthouse nel complesso del Green Village, dove vivono 1.500 militari.