L'esercito lealista assedia la città ribelle. La gente teme ora che il regime lanci un'offensiva di terra. Oggi a Damasco il ministro degli Esteri russo, Sergei Larov, per tentare una mediazione
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L'esercito siriano ha ripreso il cannoneggiamento della città ribelle di Homs, dove in questi giorni l'offensiva delle forze fedeli al rais Bashar El Assad ha provocato, secondo le forze d'opposizione, centinaia di vittime. E' quanto rende noto l'inviato della Bbc. La gente teme ora che l'esercito lanci un'offensiva di truppe e blindati. Oggi previsto l'arrivo a Damasco del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov.
Si teme operazione dell'esercito su vasta scala
Secondo il giornalista della Bbc a Homs, Paul Wood, le forze governative hanno iniziato a colpire Homs con bombe da mortaio alle 6 ora locale, le 5 in Italia. Mohammad al-Hassan, un attivista anti Al Assad del posto, ha riferito che nel luogo del bombardamento non c'è elettricità e tutte le vie di comunicazione con le zone limitrofe sono state tagliate. Gli abitanti della città temono che l'esercito si stia preparando a un'operazione su vasta scala.
Mosca cerca una mediazione
Intanto, il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, cerca una mediazione che avvii il processo di riforme. il Cremlino fa sapere che Mosca cerca "una stabilizzazione della situazione in Siria sulla base dell'applicazione, il più rapida possibile, delle riforme democratiche di cui è ormai arrivato il momento". La diplomazia internazionale resta spaccata sulla situazione in Siria: Russia e Cina hanno opposto il veto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu su una risoluzione di condanna nei confronti del presidente Bashar Al Assad, voluta dagli altri Paesi. Gli Usa hanno chiuso la loro ambasciata a Damasco, Belgio e Gran Bretagna hanno richiamato gli ambasciatori per consultazioni e Londra ha aggiunto che cercherà di far adottare nuove sanzioni dall'Unione Europea.
Migliaia di manifestanti pro regime in piazza
In occasione dell'arrivo del ministro degli Esteri russo, a Damasco sono stati portati in piazza decine di migliaia di sostenitori del presidente Bashar al Assad in una manifestazione ufficiale di fedeltà al regime.
Richiamato l'ambasciatore d'Italia
Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha disposto il richiamo a Roma per consultazioni dell'ambasciatore italiano a Damasco, Achille Amerio. La Farnesina aggiunge che l'ambasciata italiana nella capitale siriana resta aperta per l'assistenza ai connazionali.
Stessa decisione per la Francia
L'Eliseo ha deciso di richiamare il proprio ambasciatore a Damasco.
Unicef: "Oltre 400 bambini uccisi da inizio rivolta"
Secondo l'Unicef, dall'inizio delle violenze in marzo a fine gennaio sono stati uccisi in Siria oltre 400 bambini. Altri 400 minorenni - sempre secondo organizzazioni dei diritti umani locali - si troverebbero in carcere.
Ieri a Homs uccisi almeno 95 civili
Nei bombardamenti dell'esercito siriano sempre sulla roccaforte dei ribelli ieri sono stati uccisi almeno 95 civili. Lo affermano testimoni residenti e attivisti dell'opposizione. Il governo nega tuttavia gli attacchi contro civili e afferma che ieri a Homs le truppe governative hanno ucciso "decine di terroristi".
Erdogan mobilita Paesi pro popolo
Il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato il lancio di una nuova iniziativa con Paesi che intendono sostenere il popolo siriano colpito dalla repressione del regime. Erdogan ha avvertito il presidente siriano, Bashar Al Assad, che, con la sua repressione dei moti di protesta si sta cacciando in un "vicolo cieco" e alla fine gli verrà chiesto "il conto" di quei crimini.