Gli Stati Uniti e Israele votano contro. L'Italia si astiene. Washington annuncia che non verserà all'organismo i 60 milioni previsti a novembre. Tel Aviv: "E' una tragedia". Abu Mazen esulta
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La Palestina entra a far parte a pieno titolo dell'Unesco, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura. A favore dell'adesione hanno votato la Francia e la quasi totalità dei paesi arabi, africani e latinoamericani. Contrari Stati Uniti, Germania e Canada, mentre Italia e Gran Bretagna si sono astenute. Duro il commento di Washington: "Non possiamo accettare" questa decisione.
Abu Mazen: "E' vittoria giustizia e libertà"
Il presidente palestinese, Abu Mazen (Mahmud Abbas), ha espresso grande soddisfazione. "L'ammissione della Palestina all'Unesco - ha detto, citato dal suo portavoce, Nabil Abu Rudeina - è una vittoria del diritto, della giustizia e della libertà".
Gli Usa: "Stop a contributo di 60 mld a Unesco"
Il "via libera" alla Palestina ha creato una spaccatura con gli Stati Uniti. Così, se alla vigilia dell'Assemblea, Washington aveva annunciato di sospendere i finanziamenti all'Unesco (pari al 22% del bilancio totale) in caso di un voto favorevole, poco dopo l'esito ha tenuto fede ai propositi iniziali. Il dipartimento di Stato ha fatto sapere che non verserà i 60 milioni di euro all'organismo dell'Onu. Per il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, la pronuncia dell'Unesco "crea confusione" ed è "inspiegabile" perché fa decidere sulla statualità palestinese a un organo ausiliario delle Nazioni Unite mentre della stessa questione è stato investito il Consiglio di Sicurezza a New York. "Pensiamo che sia un passo controproducente, prematuro", ha detto il sottogretario Usa per l'Educazione, Martha Kanter.
Israele: "E' una tragedia"
Rassegnato all'arrivo della Palestina, anche Israele aveva annunciato il taglio dei finanziamenti. Ora, dopo la votazione, il rappresentante di Tel Aviv all'assemblea Unesco, dichiara: "E' una tragedia".
L'Europa si spacca sul voto
Oltre agli Usa hanno votato contro Germania e Canada. L'Italia e il Regno Unito si sono astenuti, mentre la Francia, il Belgio, la Spagna, l'Austria e la Russia hanno votato a favore creando molto scalpore. Sì anche da parte di Cina, India e dalla quasi totalità dei Paesi arabi, africani e latino-americani. Complessivamente, i voti a favore sono stati 107, mentre 14 paesi hanno votato contro l'ammissione e 52 si sono astenuti.
L'Italia si astiene
"L'Italia si è attivata per giungere ad una posizione coesa e unita dell'Europa, in mancanza della quale ha deciso di astenersi". Lo ha detto il portavoce della Farnesina, Maurizio Massari. Per il rappresentante italiano pur in presenza di progressi compiuti dall'autorità palestinese di Salam Fayyad, non era il momento per porre la questione della membership davanti all'Unesco, in una fase in cui si sta cercando di creare le condizioni per la ripresa del negoziato tra le due parti, visto che pende già una domanda alle Nazioni Unite da parte dell'Anp". Posizione analoga a quella americana.