La portacontainer ha perso 1700 tonnellate di carburante uccidendo più di 1000 uccelli
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Il peggior disastro ambientale della Nuova Zelanda vale 5000 euro. Questo, l’importo della multa comminata dalle autorità di Wellington al capitano della “Rena”, la portacontainer battente bandiera liberiana incagliata a largo del porto di Tauranga.
Il bilancio dell’incidente è devastante: più di mille uccelli morti e 1700 tonnellate di cherosene che stanno contaminando alcune tra le spiagge più belle della Nuova Zelanda. La macchia di carburante che galleggia a largo di Tauranga, oltre a sporcare le spiagge, ha anche costretto le balene a cambiare rotta, mentre gli 88 container che sono caduti dalla “Rena” vagano liberi nel Pacifico.
A causare la tragedia, la festa di compleanno del Comandante che si è assentato dalla plancia pochi minuti prima che la nave colpisse la barriera corallina a 18 nodi, causando il disastro naturale più grave che la Nuova Zelanda ricordi.
Purtroppo, però, le cose sembrano peggiorare: come scrive Il Giornale, il relitto della “Rena” è tagliato in due e minaccia di spezzarsi da un momento all’altro, liberando anche le ultime scorte di carburante della motonave, mettendo ancora più a rischio l’ecosistema della costa neozelandese.
Il capitano, una volta pagata la multa dovrà comparire nuovamente davanti ai giudici che dovranno stabilire la dinamica dell’incidente. Ma, mentre l’armatore, il greco Diamantis Manos annuncia un’inhiesta interna, l’equipaggio è già tornato nelle filippine.
Questo non impedisce alla politica neozelandese, nel mirino dell’opinione pubblica per presunti ritardi nei soccorsi, di invocare pene severe per il capitano. Sempre che il Tribunale riesca a provare che quella sera era a festeggiare il suo compleanno.