Milioni di cittadini sono senza elettricità. New Jersey, Connecticut e Massachusetts hanno dichiarato lo stato di emergenza
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E' di otto morti e almeno 2,3 milioni di cittadini rimasti senza luce il bilancio dell'inusuale tempesta di neve che si è abbattuta sulla East coast degli Stati Uniti. Il New Jersey, il Connecticut e il Massachusetts hanno dichiarato lo stato di emergenza. In forte difficoltà anche i trasporti. Oltre alle strade ricoperte di neve i tre aeroporti di New York subiscono forti ritardi.
In New Jersey sono senza luce oltre 665mila utenti, tra loro anche il governatore Chris Christie. Due ospedali sono costretti a lavorare con l'aiuto di generatori di corrente. Sono rimasti inoltre senza luce 550mila utenti in Connecticut, oltre 560mila in Pennsylvania, 320mila in Massachusetts, 260mila nello stato di New York, circa 26mila in Maryland.
I morti per il maltempo
Le vittime sono un 84enne, morto in Pennsylvania a causa della caduta di un albero carico di neve sulla sua casa; sei persone sono morte in incidenti stradali; un 20enne folgorato dai cavi della linea elettrica abbattuta dal forte vento e bagnata dalla neve, a Springfield, in Massachusetts.
Washington e Boston in tilt
La nevicata ha mandato in tilt il sistema dei trasporti e la rete stradale da Washington a Boston. Le autorità hanno dichiarato lo stato d'emergenza in tutta la regione.
New York imbiancata
La neve ha raggiunto i 78 centimetri nella città di Jaffrey, nel New Hampshire, un livello ritenuto del tutto fuori del normale dagli esperti. In New Jersey si registrano oltre 35 centimetri di coltre bianca, mentre Central Park a New York è stato ricoperto da 3,3 centimetri di coltre bianca, un record per questo periodo dell'anno. La neve non era mai caduta sul parco della metropoli da quando queste rilevazioni vengono condotte, cioè dal 1869. La tempesta, che si sta dirigendo verso nord, potrebbe peggiorare ancora. Sono previsti venti a 88 chilometri orari lungo le aree costiere.
Forti ritardi nei voli
Il maltempo ha colpito anche i trasporti, provocando forti ritardi nei voli agli aeroporti newyorkesi Newark e Jfk, così come allo scalo internazionale di Philadelphia. Si registrano anche ritardi sulle linee ferroviarie in Connecticut e a New York.