Algeria, rapita una cooperante italiana
Rossella Urru e due colleghi spagnoli sono stati sequestrati in un campo profughi sahrawi nel sud dellʼAlgeria
Una cooperante italiana, Rossella Urru, e due colleghi spagnoli sono stati rapiti in un campo profughi sahrawi nel sud dell'Algeria.
Lo hanno riferito i media spagnoli citando fonti del ministero dell'Informazione della Repubblica Araba Sahrawi Democratica (Rasd). I rapitori sarebbero arrivati dal Mali a bordo di un fuoristrada e con le armi spianate hanno attaccato la foresteria del campo profughi di Rabuni a ovest di Tinduf.
Oltre a Rossella Urru, sono stati prelevati la cooperante Ainhoa Fernandez de Rincon, dell'Associazione amici del popolo Saharoui, e Enric Gonyalons, dell'organizzazione spagnola Mundobat.
La cooperante italiana e i due colleghi spagnoli che si trovavano nel campo profughi di Rabuni sarebbero stati rapiti da al-Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi). Lo ha riferito un ufficiale militare della Mauritania, aggiungendo che per ora è impossibile averne la conferma perché ancora non c'è stata alcuna rivendicazione. L'ufficiale ha parlato sotto anonimato.
Le autorità algerine non hanno però ancora confermato la notizia. I governi di Algeria, Mauritania e altri Paesi della regione stanno lottando contro l'organizzazione terroristica nata da un movimento estremistico musulmano algerino e che si è diffusa nelle zone del deserto del Sahara scarsamente popolate.