Clinton: "Le violenze non sono finite"
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Sono numerose le reazioni del mondo alla notizia della cattura e della morte del Colonnello Gheddafi. Per il presidente della Repubblica, Napolitano, "si è chiusa una pagina drammatica, nasca un Paese nuovo". Il premier dice che "la guerra è finita. Sic transit gloria mundi...". Fuori dal coro l'eurodeputato leghista Borghezio: "Onore delle armi al templare di Allah". Ma per il segretario di Stato Usa, Clinton: "Non significa la fine delle violenze".
Napolitano: "Si chiude pagina drammatica, si costruisca Paese nuovo"
Con la morte di Gheddafi "si chiude una drammatica pagina in Libia. C'è da augurarsi che si costruisca un paese nuovo, libero e unito". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Berlusconi: "Sic transit gloria mundi"
"La guerra è finita. Sic transit gloria mundi...". E' quanto ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, aprendo l'Assemblea del Gruppo Pdl a Montecitorio.
Bossi: "Adesso mandare a casa i clandestini libici"
"Ora bisogna mandare i clandestini libici a casa" commenta il leader della Lega Nord, Umberto Bossi.
Frattini: "Operazione Cnt, Italia ha dato supporto"
L'azione che ha condotto alla morte di Gheddafi "è stata un'operazione del Cnt e di nessun altro". Lo dice il ministro degli Esteri Frattini. "L'Italia ha avuto un ruolo di supporto", l'intelligence "è stata sempre presente, non operativamente ma di supporto alle attività del Cnt".
La Russa: "Aiuteremo nella ricostruzione"
"Aiuteremo e affiancheremo il popolo libico nel loro percorso di ricostruzione e nelle loro scelte di libertà e democrazia nella speranza che la nostra solidarietà acceleri questo processo". Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa.
Borghezio: "Gheddafi grande leader e vero rivoluzionario"
Gheddafi è stato "un grande leader, un vero rivoluzionario non confondibile con i nuovi dirigenti libici portati al potere dalle baionette della Nato e dalle multinazionali del petrolio". Così l'eurodeputato della Lega Nord, Mario Borghezio, ha commentato la morte dell'ex leader libico. Secondo Borghezio, quella di Gheddafi "è stata una morte gloriosa. Onore delle armi al templare di Allah. Anche se sono stato il primo e forse il solo a criticare il modo con cui è stato ossequiato in Italia recentemente, devo dire che è stata certamente una morte gloriosa e con le armi in pugno in mezzo ai suoi pochi fedeli che gli erano rimasti".
Casini: "Siano prudenti i commenti di chi lo ossequiò"
"Gheddafi è morto e la sua scomparsa non potrà cancellare le sofferenze che ha inflitto a migliaia e migliaia di libici. Consiglio maggiore prudenza nei commenti soprattutto a chi in vita lo ha ossequiato con poco senso della misura". Lo ha scritto Pier Ferdinando Casini sul suo blog.
Pannella: "Era killer, ma Bush e Blair peggio"
"Mi auguro che sia fatta davvero, subito, verità sulla morte o l'assassinio di Gheddafi. Mi addolora quindi il fatto che non possa più deporre all'Aja per un processo internazionale per rendere al mondo i suoi diritti di verità e di conoscenza, a proposito di quella che è forse la sua maggiore impresa criminale", quella del mancato esilio di Saddam che avrebbe potuto evitare la guerra in Iraq: lo ha detto Marco Pannella, che ha accusato George Bush e Tony Blair di complicità con Gheddafi. "Senza il suo aiuto - ha detto il leader radicale - non sarebbe stato possibile realizzare il crimine forse maggiore dell'ultimo ventennio nel mondo e senza di lui difficilmente potremo conoscere i dettagli luridi e lerci della guerra in Iraq. Avremmo avuto bisogno, come con Saddam e come con tutti i Caino della terra, della sua vita e non della sua morte". Pannella ha parlato di George W. Bush e di Tony Blair, "i due suoi complici,o forse addirittura mandanti, della guerra che continua in Medio Oriente, con un Occidente che deve rispondere dell'aver usato un'arma di repulsione di massa: due infami piu' di lui, perche' hanno tradito i propri giuramenti, le proprie Patrie".
I COMMENTI DELLE AUTORITA' ESTERE NELLA PAGINA SEGUENTE
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Hillary Clinton: "Fine Gheddafi non significa fine violenze"
Il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, alla notizia della morte del Raìs, ha esclamato: "Wow!". Poi ha affermato di non ritenere che la fine di Gheddafi porterà alla fine dei combattimenti in Libia.
Ashton: "Chiuso periodo tragico, ora conciliazione"
La morte di Muammar Gheddafi "chiude un periodo tragico nelle vite di tanti libici", che possono dire "con orgoglio e fiducia di essersi liberati un regime che li ha oppressi e terrorizzati per oltre 40 anni". Queste le parole dell'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune europea, Catherine Ashton. "Il popolo libico puo' adesso guardare al futuro - ha sottolineato la Ashton - La Libia entrerà nel processo di transizione, è importante che la sua leadership sia unita per creare un futuro democratico per il Paese nel pieno rispetto dei diritti umani".
Barroso e Van Rompuy: "Fine di era di repressione"
La morte di Gheddafi "segna la fine di un'epoca di dispotismo e di repressione che il popolo libico ha sofferto per troppo tempo". E' quanto hanno affermato in una nota congiunta i presidenti della Commissione europea, José Manuel Barroso, e del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy. Secondo i due leader europei, ora la Libia "può voltare pagina e abbracciare un nuovo futuro democratico".
Ban Ki-Moon: "Ora fermare i combattimenti"
Per la Libia si tratta di una "transizione storica". Ora bisogna fermare i combattimenti. Così il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, commenta la morte del colonnello Muammar Gheddafi.
Cameron: "E' giorno per ricordare vittime Gheddafi"
"Penso che oggi sia il giorno di ricordare tutte le vittime del colonnello Gheddafi, da quelli che sono morti nel volo Pan Am su Lockerbie, a Yvonne Fletcher in una strada di Londra e a tutte le vittime del terrorismo dell'Ira che utilizzava l'esplosivo Semtex di provenienza libica". Così il primo ministro britannico, David Cameron, ha commentato in una breve dichiarazione fuori dalla residenza di Downing Street la fine dell'ex dittatore libico, facendo riferimento all'attentato aereo che uccise 270 persone nel 1988 e alla poliziotta britannica uccisa da un colpo sparato dalle finestre dell'ambasciata della Libia a Londra durante una manifestazione del 1984.
Merkel: "Adesso la Libia è libera di cominciare le riforme democratiche"
Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha detto che adesso, dopo la morte di Muammar Gheddafi, la Libia è pronta a ricominciare da capo e a iniziare le riforme democratiche pacifiche. "Questo porta la fine di una guerra sanguinosa che Gheddafi ha ingaggiato contro il suo popolo. La strada è finalmente libera per un nuovo inizio. La Germania è risollevata e molto felice per questo".
Sarkozy: "Si apre pagina nuova per popolo libico"
"Una nuova pagina si apre per il popolo libico, quella della riconciliazione nell'unità e nella libertà": lo si legge in un comunicato dell'Eliseo.
Jibril: "Tempo per un Paese unito e nuovo"
Il premier del Cnt, Mahmoud Jibril,ha detto che è tempo che i libici costruiscano una nuova Libia unita.
Juppé: "Francia fiera di aver aiutato popolo libico"
La Francia è "fiera" di aver aiutato il popolo libico. Lo ha detto il ministro degli Esteri francese, Alain Juppé.
Chavez: "Gheddafi ora è un martire"
"Hanno assassinato Gheddafi che ora sarà un martire". Lo ha detto il presidente venezuelano, Hugo Chavez, commentando i fatti in Libia. "E' stato un sopruso in più alla vita", ha precisato il Capo dello Stato, rivelando che "il presidente cubano Raul Castro era sicuro che lo avrebbero ucciso". Per Chavez, Gheddafi "è stato un lottatore lungo tutta la sua vita" e gli Stati Uniti ed i loro alleati europei "stanno incendiando il mondo".