A Chicago 135, a Roma 12

Indignados, in Usa protesta civile e 330 arresti A Roma solo 12 e un bollettino di guerra

Manifestazione pacifica in America, ma la polizia non fa sconti a chi non le obbedisce

16 Ott 2011 - 17:55
 © Ap/Lapresse

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Si stila il bilancio degli arresti e dei fermati dopo la giornata di proteste degli indignados in giro per il mondo. A Roma si fanno i conti con un vero bollettino di guerra (135 feriti) e appena 12 arrestati. All’estero invece, dove la protesta è stata civile (nessuno ha cercato di picchiare le forze dell’ordine né di bruciarle vive dentro un loro veicolo) si impenna vertiginosamente il numero degli arrestati.

Il "primato" mondiale spetta agli Stati Uniti e a Chicago: nella città di Obama sono finite in manette 175 persone per non aver rispettato gli ordini degli agenti. Si erano accampate a notte fonda a Congress Plaza, adiacente l’area verde di Grant Park, e la polizia ha ordinato loro di sgombrare: dopo 90 minuti di attesa, senza che gli indignados accennassero a muoversi, sono scattate le manette. Verranno accusati di aver violato il terreno del comune e andranno incontro a sanzioni.

A New York, dove sfilavano circa 10mila persone, gli arresti sono stati 90. Ache qui è successo perchè alcuni dimostranti non hanno ubbidito alle disposizioni della polizia: 42 per esempio sono stati fermati per non aver rispettato l’ordine di allontanarsi dopo aver scatenato alcuni tafferugli all’angolo tra la settima strada e la 46esima. 14 hanno invece violato il coprifuoco di mezzanotte e sono stati arrestati a Washington Square Park. Manette anche per 40 indignados a Phoenix e per una trentina a Denver.

In totale in America, dove le manifestazioni non hanno quasi mai sconfinato nella violenza, si contano oltre 330 arrestati. A Roma, messa a ferro e fuoco, solo 12.

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