giro di vite

Complotto sventato, Obama accusa il governo iraniano: "Sapevano, chiedo dure sanzioni"

"Dobbiamo isolare il Paese", ha detto il presidente Usa. Ma Russia e Cina frenano le richieste di nuove e più dure sanzioni

13 Ott 2011 - 19:17
 © Ap/Lapresse

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Barack Obama annuncia che si continuerà ad applicare contro l'Iran "le più dure sanzioni, perché il Paese venga sempre più isolato". Il presidente Usa accusa il governo di Teheran di essere dietro a un complotto per uccidere l'ambasciatore saudita a Washington. "Non è solo un'escalation ma un comportamento pericoloso e irresponsabile" che pone l'Iran "fuori dalle norme di comportamento accettate nelle relazioni internazionali".

In risposta al piano, scoperto dalle autorità Usa, secondo il quale la Repubblica islamica aveva intenzione di uccidere l'ambasciatore saudita a Washington, Obama ritiene inoltre che "il primo passo" sia quello di "perseguire" i responsabili. Gli Stati Uniti, ha detto il presidente nel corso di una conferenza stampa alla Casa Bianca al termine del suo incontro con il presidente sud coreano Lee Myung-bak, nei confronti dell'Iran "non escludono nessuna opzione".

Condanna internazionale ma Russia e Cina frenano
L'ambasciatrice degli Stati Uniti all'Onu, Susan Rice, ha convocato un meeting con diplomatici di 14 nazioni del Consiglio di sicurezza per chiedere sostegno nella condanna dell'Iran. Reazione cauta da Russia e Cina, però, secondo le quali le prove contro Teheran sono convincenti, ma l'indagine è ancora aperta. La Rice ha chiesto in particolare un sostegno internazionale per nuove sanzioni.L'ambasciatore russo Vitaly Churkin ha detto che Mosca "affronterà la questione in modo molto serio", mentre il francese Gerard Araud ha definito le prove contro Teheran "decisamente convincenti". L'inviato cinese, Wang Min, ha però fatto notare che l'investigazione per trovare i responsabili è ancora in corso.

Il caso potrebbe finire alla Corte dell'Aja
Se le accuse contro l'Iran fossero confermate, si tratterebbe della violazione della Convenzione Onu sulla protezione del personale diplomatico, firmata anche dal governo di Teheran. E quanto spiegano all'Onu, sottolineando che gli Usa o l'Arabia Saudita potrebbero chiedere l'estradizione del secondo iraniano coinvolto nella vicenda, quello sfuggito all'arresto. Se Teheran si rifiutasse, il caso potrebbe finire al Consiglio di sicurezza o alla Corte internazionale dell'Aja.

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