blitz anglo-americano

Nave liberata, Farnesina soddisfatta

Salvo l'equipaggio della Montecristo. Catturati gli undici pirati somali

11 Ott 2011 - 16:31
 © Dal Web

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Il ministero degli Esteri ha appreso con "viva soddisfazione" la liberazione della Montecristo, la nave italiana sequestrata dai pirati al largo della Somalia. Salvo l'equipaggio, tra cui sette italiani, rifugiatosi in una zona blindata del cargo. Il blitz è stato compiuto da due unità della Marina militare degli Stati Uniti e del Regno Unito. Gli undici pirati si sono arresi e sono stati arrestati.

Frattini: "Famiglie tirano sospiro di sollievo"
"Non si può non essere soddisfatti" così il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha commentato la notizia del blitz che ha portato alla liberazione dell'equipaggio della nave italiana Montecristo sequestrata dai pirati a largo della Somalia. "Le famiglie ora potranno tirare un sospiro di sollievo", ha aggiunto il ministro.

"Blitz partito in condizioni di sicurezza"
La decisione di far scattare il blitz è stata presa dopo aver ricevuto "assolute garanzie che non avrebbe comportato nessun rischio per l'equipaggio" ha anche sottolineato il titolare della Farnesina esprimendo "speciale gratitudine alla Marina britannica che ha contribuito con i suoi incursori". "Si è trattato di un'operazione importante di collaborazione internazionale anti-pirateria", ha aggiunto il titolare della Farnesina, spiegando che "sin dalle ore successive" al sequestro "l'Unita' di crisi della Farnesina, in coordinamento con le nostre autorita' militari e di intelligence, aveva localizzato" la motonave e "preso immediato contatto con le navi dei Paesi alleati che incrociavano in quell'area".

Figlia comandante: "Gioia ed emozione"
Gioia ed emozione: sono i sentimenti in casa di Diego Scussat, il comandante della "Montecristo". "Siamo felici" dice la figlia maggiore al telefono. "Quando lo sentirò - aggiunge - so che mi metterò a piangere".

Famiglia Marras: "Sta bene e siamo felici"
Tanta gioia e lacrime liberatorie anche in casa Marras, a Lula (Nuoro), dove vivono i genitori di Pietro Raimondo, 25 anni, uno dei 4 addetti alla sicurezza della nave Montecristo. "Siamo felici - ha detto il padre Antonio - e stiamo festeggiando la liberazione. Dalla Farnesina mi hanno detto che mio figlio sta bene, come tutti gli altri italiani, ma non sappiamo altri dettagli".

D'Alesio sollevati
Un portavoce del Gruppo D'Alesio, società armatrice della Montecristo ha fatto sapere che "siamo sollevati ma ancora non siamo riusciti a contattare l'equipaggio. Intanto stiamo contattando le famiglie".

Padre Giglioli: "Siamo stati fortunati"
"Siamo stati fortunati, credevo finisse male. Ora siamo più tranquilli: sono contento per tutto l'equipaggio": così il padre di Luca Giglioli, 22 anni, il più giovane dei marittimi sequestrati dai pirati. "Stanotte sono stato al lavoro per cacciare la tensione", ha detto il padre del giovane allievo ufficiale, anche lui dipendente del Gruppo D'Alesio. "Luca ha una grande passione per il mare", dice parlando del figlio il cui scopo è diventare terzo ufficiale. "Quel tratto di mare è pericoloso. Ne avevamo parlato - aggiunge il padre - ma lui, che è un ragazzo molto maturo per la sua età, ci aveva detto non preoccupatevi".

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