Gli undici pirati si sono arresi. Il comandante: "Salvi grazie a un messaggio in bottiglia"
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Riuscito il blitz delle forze speciali britanniche e americane per liberare l'equipaggio della nave italiana Montecristo sequestrata dai pirati somali. Undici pirati si sono arresti davanti all'operazione militare. Un messaggio in bottiglia è stato all'origine del blitz, ha detto l'ammiraglio Gualtiero Mattesi, comandante della task force Nato. La Farnesina: "Siamo molto soddisfatti".
La conferma della Farnesina: "Tutti in salvo"
La Farnesina ha confermato che gli undici pirati che hanno sequestrato la Motonave italiana Montecristo si sono arresi e sono stati arrestati. Il blitz è stato compiuto da due unità della Marina Militare degli Stati Uniti e del Regno Unito, che hanno operato sotto la direzione dell'ammiraglio italiano Gualtiero Mattesi, in qualità di Comandante della Task Force dell' Operazione Nato Ocean Shield.
"E' dunque libero e salvo - si legge in una nota - l'equipaggio che, rifugiatosi ieri nella zona blindata della Motonave, è comunque riuscito, nonostante le drammatiche circostanze, a dirigere la nave nei pressi dell'International Traffic Recognized Corridor. La Farnesina ha espresso "il suo forte apprezzamento per l'efficace collaborazione fra tutti gli attori istituzionali che ha consentito lo svolgimento della brillante operazione odierna". I militari sono poi saliti a bordo per la bonifica della nave sulla quale i pirati avevano posto reti spinate.
La figlia del comandante: "Siamo felici"
Gioia ed emozione: sono i sentimenti in casa di Diego Scussat, il comandante della "Montecristo", dopo la notizia della liberazione delle nave. "Siamo felici" dice la figlia maggiore al telefono. "Quando lo sentirò - aggiunge - so che mi metterò a piangere".
Il comandante: "Hanno sparato ma stiamo bene"
"I pirati hanno sparato. Ma stiamo tutti bene". Così il comandante della 'Montecristo', Diego Scussat al telefono con l'armatore D'Alesio che ha riferito la conversazione. Scussat ha aggiunto che "il personale si è comportato benissimo" ed ha aggiunto che è in corso la verifica sui danni riportati dalla nave.
L'ammiraglio: "Salvi grazie a un messaggio in bottiglia"
Un messaggio in una bottiglia di plastica lanciata nel mare da un boccaporto della nave è all'origine del blitz che ha consentito di liberare la nave Montecristo. Lo ha detto l'ammiraglio Gualtiero Mattesi, comandante della task force Nato, a sottolineare all'Adnkronos che "l'operazione è riuscita senza sparare un colpo". Un sos al mondo lanciato in estremis nelle onde dell'oceano: quando tutte le vie di comunicazione erano state disattivate a bordo della nave è stata la prontezza di un membro dell'equipaggio a dare l'informazione che i soccorritori attendevano: tutto l'equipaggio al sicuro nella "cittadella", il nucleo blindato della nave, gli undici pirati armati al di fuori. "A quel punto - spiega l'ammiraglio Marchesi - abbiamo capito che era possibile intervenire senza mettere a repentaglio l'incolumità dei marinai".