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Satellite Nasa verso la terra: forse frammenti
pioveranno anche sulle regioni del Nord Italia

Uars entrerà nellʼatmofera venerdì e lʼimpatto con il nostro pianeta è previsto in serata

Ap/Lapresse

I frammenti del vecchio satellite della Nasa, che venerdì entrerà nell'atmosfera terrestre, potrebbero cadere sulle regioni del nord d'Italia.

Secondo le simulazioni degli scienziati che stanno analizzando la traiettoria del satellite, l'impatto potrebbe avvenire tra le 21.25 e le 22.03 di venerdì.

Il vecchio satellite della Nasa si distruggerà nel momento in cui entrerà a contatto con l'atmosfera del nostro pianeta. La zona di caduta viene individuata in un'area di 200 chilometri che sarà via via ristretta con il passare delle ore.

Analogamente, per l'Italia le probabilità di caduta dei frammenti spaziali si sono ridotte dallo 0,9% allo 0,6%, lasciando aperta una sola "finestra" temporale possibile (inizialmente erano due), tra le 21.25 e le 22.03 di venerdì.

Il Dipartimento della Protezione Civile che aggiorna il bollettino sul suo sito internet rende noto che "sulla base degli ultimi dati disponibili, sia sullo stato orbitale che sull'attività solare prevista, la previsione di rientro è centrata intorno alle 19:20 (ora italiana) di venerdì 23 settembre, con una finestra di incertezza che si apre alle 14:00 del 23 settembre e si chiude alle 03:00 del 24 settembre. All'interno di questo arco temporale, non è ancora possibile escludere la remota possibilità, corrispondente ad una probabilità stimabile intorno allo 0,6%, che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul nostro territorio".

L'area a rischio, si è così circoscritta all'intero territorio delle regioni Piemonte, Valle D'Aosta, Liguria, Lombardia e Province Autonome di Trento e Bolzano; e parzialmente a quello dell'Emilia Romagna (Piacenza e Parma), Veneto (Verona, Vicenza, Belluno, Treviso) e Friuli Venezia Giulia (Pordenone e Udine)".

Il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, ha detto che non è possibile stabilire quale tipologia dei 26 frammenti previsti potrebbe abbattersi sul nostro territorio: si tratta di pezzi, ha spiegato, che vanno da 158 chili a sei etti.

Per monitorare costantemente la situazione il Comitato operativo della Protezione civile rimarrà riunito in seduta permanente fino alle 5 di sabato mattina. E' stato inoltre costituito, ha detto ancora Gabrielli, un comitato tecnico-scientifico di cui fanno parte il Dipartimento, l'Agenzia spaziale italiana, le Forze armate, i Vigili del fuoco, l'Ispra e l'Enav "che sta seguendo passo passo l'evolversi della situazione perché ogni ora i dati e le traiettorie possono subire delle modifiche".

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