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"Portata in Russia o nel Donetsk": la donna incinta dell'attacco all'ospedale di Mariupol ricompare sui media filo-Putin

Sopravvissuta all'esplosione, la sua foto aveva fatto il giro del mondo. Ora il giornale ucraino Obozrevatel denuncia: "È in ostaggio"

La donna incinta che era sopravvissuta all'esplosione nel reparto di maternità dell'ospedale di Mariupol sarebbe stata portata in territorio controllato dalla Russia, secondo quanto riporta il giornale online ucraino Obozrevatel.

Blogger e modella, sulla ragazza era stata costruita una bufala secondo cui sarebbe stata una figurante per inscenare il bombardamento. Poi ha partorito e quella storia è stata smentita.

Il 2 aprile alcuni volontari avrebbero riferito a Obozrevatel che i parenti della ragazza hanno chiesto loro di portare lei e il suo bambino in territorio ucraino perché temono che possa essere usata a fini propagandistici dal regime di Putin. Secondo loro, Marianna Vyscemyrska sarebbe "tenuta in ostaggio". Non è chiaro se sia all'interno dei confini russi o in una delle due autoproclamate repubbliche separatiste del Donbass, ma quasi contemporaneamente alla denuncia la donna è ricomparsa in una intervista video. Diverse analisi - una in particolare rilanciata dalla giornalista indipendente ucraina Olga Tokariuk - bollano l'intervista come manipolata o montata ad arte. La stessa Tokariuk ne ha parlato così

 


 

"Portata in Russia o nel Donetsk": la donna incinta dell'attacco all'ospedale di Mariupol ricompare sui media filo-Putin - foto 1
Instagram

Nelle sue storie Instagram, la donna - secondo quanto riporta ancora Obozrevatel - risponde all'ipotesi che quella fosse una base militare e non un ospedale: "Non bisogna confondere l'ospedale principale con il reparto di maternità. L'ospedale è un centro perinatale, che si trova alla periferia di Mariupol ed è stato occupato dai militari alla fine di febbraio. Avevano chiesto a tutte le donne in travaglio di tornare a casa, chi è rimasto è stato trasferito al terzo ospedale di maternità, in cui sono stata dal 6 marzo al 9 marzo compresi. Funzionava normalmente: c'erano personale, donne incinte e partorienti".

 

Nell'intervista, tra le altre cose, Marianna Vyscemyrska conferma che a seguito delle esplosioni al reparto di maternità di Mariupol sono morti un'altra donna incinta e il suo bambino come riportato dall'agenzia di stampa Associated Press il 14 marzo scorso.

 

Morti la donna incinta e il suo bimbo della foto simbolo di Mariupol

La donna incinta che era stata fotografata mentre veniva evacuata da un ospedale pediatrico bombardato nella città ucraina di Mariupol è morta insieme al suo bambino. Lo riferiscono i media internazionali. La donna era stata trasportata d'urgenza in un altro ospedale dopo l'attacco russo la scorsa settimana ed era stata fotografata, distesa su una barella, mentre si teneva con le mani il grembo insanguinato. La foto fece il giro del mondo in pochi minuti. Nonostante il rapido intervento, i medici non sono riusciti a salvare né lei, né il bimbo.

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