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PlayStation 5 continua a vendere, ma Sony pensa già al futuro: la console è nella "seconda metà del suo ciclo"

L'azienda giapponese fa registrare numeri importanti per la sua console ammiraglia PlayStation, ma non sufficienti a raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi

PlayStation 5 continua a vendere, ma Sony pensa già al futuro: la console è nella "seconda metà del suo ciclo" - foto 1
Ufficio stampa

C'è aria di cambiamento in casa Sony: nonostante il dato impressionante da 8,2 milioni di PlayStation 5 vendute nell'ultimo trimestre fiscale (da ottobre a dicembre 2023), la società ha fallito il raggiungimento degli ambiziosi traguardi interni e ha ridimensionato l'obiettivo dei 25 milioni di unità nell'anno fiscale 2023/24.

Numeri che spingono l'azienda giapponese a guardare al futuro e alla "next-gen" di PS6.

È un futuro incerto, quello che attende l'industria dei videogiochi: con Microsoft che si prepara ad annunciare una nuova strategia (apparentemente votata all'abolizione dei giochi in esclusiva e alla distribuzione multipiattaforma), anche Sony sembra suggerire un approccio differente in futuro dopo la presentazione dei risultati della divisione PlayStation.

 

 

Qualche mese fa, l'ottimo momento vissuto da PlayStation aveva spinto Sony a stimare un totale di 25 milioni di PlayStation 5 vendute da aprile 2023 a marzo 2024: la casa di Tokyo puntava sul periodo natalizio e sul lancio di Marvel's Spider-Man 2 per strappare nuovi record, ma nonostante il gioco d'azione di Insomniac abbia superato il dato ragguardevole di 10 milioni di copie in tutto il mondo, per quanto riguarda le vendite hardware Sony si è dovuta accontentare di "soli" 8,2 milioni di unità. Una crescita importante rispetto ai 7,1 milioni di console vendute nel trimestre precedente, ma non sufficiente a restare al passo richiesto dalla dirigenza.

 

Sony ha ridimensionato le sue stime e ora punta a vendere un totale di 21 milioni di unità entro la fine di marzo 2024, con quattro milioni in meno rispetto all'obiettivo precedente: un passo indietro che ha spinto Naomi Matsuoka, senior vice president di Sony, a credere che la console sia ormai nella parabola discendente del suo ciclo vitale. "Guardando al futuro, PS5 sta per entrare nella seconda metà del suo ciclo", ha afferma il dirigente ai microfoni di Bloomberg. "Per questo motivo, porremo maggiore enfasi sul bilanciamento tra il profitto e le vendite, e prevediamo che il ritmo di vendita annuale di PlayStation 5 inizierà a diminuire dal prossimo anno fiscale".

 

 

A tre anni e mezzo di distanza dal lancio e con 54,7 milioni di unità vendute in tutto il mondo, PlayStation 5 sta dunque per entrare nella seconda fase del suo ciclo: è lecito credere, dunque, che la prossima generazione sia destinata a esordire tra il 2027 e il 2028 e che il nuovo franchise annunciato da Hideo Kojima, Physint, sia proprio uno dei titoli di lancio di PlayStation 6. Con Death Stranding 2 in arrivo nel 2025 e la software house nipponica impegnata su un altro progetto con Microsoft, l'idea che il ritorno di Kojima al genere dei giochi di spionaggio possa coincidere con l'uscita della nuova console di Sony (novembre 2027 il mese più probabile, in tal senso) ha perfettamente senso.

 

Di sicuro, Sony sta valutando un rallentamento nelle produzioni first-party, con i prossimi capitoli dei suoi franchise più famosi che non arriveranno prima di aprile 2025: "Per quanto riguarda il software degli studi first-party, intendiamo continuare a concentrarci sulla produzione di opere di alta qualità e sullo sviluppo di giochi live service", ha commentato Hiroki Totoki, responsabile di Sony Interactive Entertainment. "Tuttavia, nonostante i progetti più importanti siano attualmente in fase di sviluppo, per il prossimo anno fiscale non abbiamo in programma di rilasciare nuovi titoli di franchise importanti già esistenti, come God of War Ragnarok e Marvel's Spider-Man 2".

 

 

Non ci saranno sequel di franchise già noti nell'anno fiscale 2024/2025 (da aprile 2024 a marzo 2025): svanisce la possibilità di assistere al debutto del nuovo capitolo di Ghost of Tsushima o del prossimo episodio di Horizon prima di aprile 2025, ma non l'eventualità di assistere a nuovi brand realizzati tanto dagli studi della scuderia PlayStation (Fairgame$ di Haven Studios e Concord di Firewalk Studios sono un ottimo esempio di ciò) quanto da sviluppatori esterni, in quelli che sono noti in gergo come "giochi second-party": d'altronde, tra pochi giorni Sony lancerà in esclusiva Final Fantasy VII Rebirth, gioco di ruolo realizzato da Square-Enix in esclusiva per PlayStation 5, mentre sempre nel corso del 2024 arriveranno titoli realizzati da partner esterni come Rise of the Ronin (marzo) e Stellar Blade (aprile).

 

Insomma, nonostante l'assenza di franchise noti, è difficile credere che Sony voglia rinunciare al fattore trainante per continuare a vendere console: più semplice credere che i team di PlayStation Studios possano sperimentare per un po' di tempo con nuovi progetti non appartenenti a nessuna delle saghe più rappresentative, oppure sfruttare l'esempio del più recente Helldivers 2 per sfruttare il modello dei giochi "live-service" e aggredire un nuovo bacino d'utenza come quello PC.

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