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The Crew 2, gareggiare senza confini

Abbiamo giocato al nuovo racer di Ubisoft e chiacchierato con i suoi sviluppatori

The Crew 2, gareggiare senza confini - foto 1
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Previsto finalmente in uscita il 29 giugno prossimo su PC, PS4 e Xbox One dopo numerosi rinvii, The Crew 2 si conferma essere una decisa evoluzione più che una semplice espansione del concept di gioco del capitolo originale, come abbiamo potuto provare in prima persona.

Impressione confermata dalla piacevole chiacchierata che abbiamo avuto modo di intrattenere con Stéphane Jankowski di Ivory Tower, il producer di The Crew 2 per conto di Ubisoft, della quale riportiamo i passaggi più significativi.

“Abbiamo voluto ristrutturare il mondo di gioco prettamente nordamericano già presente nel primo The Crew in funzione dei nuovi tipi di veicoli e specialità corsaiole che abbiamo inserito, come gli aerei e le barche, al loro esordio nel gioco al fianco dei classici mezzi terrestri. Abbiamo quindi riprogettato quasi tutto. Al punto che, nel caso di un paio di città, l'abbiamo fatto da zero, buttando letteralmente giù le versioni precedenti per far spazio ai canali per le barche e a grattacieli modificati, sfiorati dai nuovi percorsi di volo degli aerei. Il tutto nel nome della libertà e del divertimento più assoluti.”

E, in effetti, il fulcro di The Crew 2 pare essere, molto più che nel suo predecessore, fare della sana e dilettevole confusione arcade insieme alla propria cricca motorizzata di amici collegati online. Grazie a un semplice, immediato ed efficiente sistema di inviti e notifiche in tempo reale, è proprio questione di secondi entrare e uscire dalle competizioni e le sfide cooperative organizzate - o addirittura create, tramite il sistema degli 'highlight' – dagli altri membri della crew. Mentre nel frattempo, magari, ci si dà a un rilassante free roaming in solitaria.

“La mappa di gioco [gli USA nella loro interezza, n.d.r.] è molto più dettagliata, popolata di un sacco di cose da fare e di mezzi con cui farle rispetto all'originale. Così come più profonde sono un po' tutte le caratteristiche di questo secondo capitolo rispetto al suo predecessore. In termini di veicoli disponibili, ad esempio, si passa dalla quarantina offerta al lancio del primo gioco alle centinaia di The Crew 2.”

Anche per garantire una sufficiente omogeneità di controllo tra i diversissimi mezzi a disposizione - visto che si può addirittura passare letteralmente 'al volo' da un bolide a quattro ruote a un motoscafo d'altura, un Cessna svolazzante o una motocicletta da cross - la fisica del modello di guida e degli urti tende a essere molto arcade e terra terra (o acqua acqua, aria aria...), penalizzando la tecnica di guida pura in favore dell'immediatezza e spettacolarità di gare tanto gioiosamente eclettiche quanto esageratamente imprevedibili nel loro andamento. In tale contesto, forse si sarebbe potuto spingere ulteriormente anche sull'acceleratore di un'estetica e una personalizzazione dei mezzi che restano forse un po' troppo in mezzo alla carreggiata tra simulazione e arcade, realismo e tamarraggine, senza sterzare decisamente verso una o l'altra strada.

Qualche compromesso nel nome di tale, totale libertà ed eclettismo d'azione e competizione motorizzate si nota anche graficamente, anche su potenti Xbox One X collegate a monitor 4K Ultra HD 28'' U28H750 Samsung negli uffici Ubisoft milanesi dove abbiamo provato il gioco. Il livello di dettaglio visivo dà, giustamente, la precedenza alla fluidità di frame rate e profondità di campo per non confondere ulteriormente le idee a piloti già piuttosto disorientati dalla natura, varietà, mutevolezza e confusione di gare sicuramente mai noiose.

Ma queste sono tutte prime impressioni che verranno approfondite in sede di recensione. Quel che resta da questa prima immersione nell'eclettico mondo di The Crew 2, è in effetti quella sensazione d'incredibile versatilità che si respira, ben sintetizzata dalle parole e dall'esperienza personale dello stesso producer del gioco.

“Il fatto di poter tranquillamente dire 'beh, oggi ho due ore abbondanti di tempo, quindi posso concedermi un paio di gare touring car, mentre domani ho solo pochi minuti qui e là, perfetti per farmi qualche salto in moto cross' è, dal mio punto di vista, fantastico. In generale c'è sempre qualcosa di nuovo da fare come, quando e se lo volete fare. Quasi fosse un hobby all'interno di un mondo di gioco tanto vasto ma al contempo versatile, che verrà ulteriormente espanso anche in fase post-lancio”.

Lancio che, ricordiamolo ancora, avverrà il 29 giugno prossimo su PC, PS4 e Xbox One, in tutto il mondo. Senza confini, appunto. Proprio come le gare di The Crew 2.

 


 

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