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Party in sala parto: amici e parenti, la tifoseria delle nuove mamme inglesi

Lʼultima frontiera della condivisione in Inghilterra: il crowdbirthing porta fino a quindici persone a stretto contatto con il travaglio

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lapresse

"È il più grande risultato, perché non condividerlo con gli altri?" Detta così sembra logica, se non fosse che l'impresa in questione è niente meno che il parto, e la condivisione è… estremamente ravvicinata. Si chiama “crowdbirthing” la nuova moda che sta prendendo piede in Inghiliterra, e consiste nell'invitare amici e parenti in sala parto.

Parto social - A descrivere il nuovo fenomeno è Siobhan Freegard, fondatore di Channel Mum, la prima community su You Tube per le mamme del Regno Unito. Sarà che la sindrome da Grey's Anatomy ci ha abituati a sentirci dottori, sarà il nuovo step della generazione del social sharing: certo è che ormai è superato il selfie neonato-addormentato-e-mamma-stremata, non si può aspettare nemmeno un attimo per rendere partecipi della nascita le persone più importanti.
E così mariti, genitori, fratelli, amici e chi più ne ha più ne metta, vengono tutti invitati ad assistere al travaglio.

Fino a 15 persone - Channel Mum ha intervistato circa 2000 mamme, scoprendo che il numero di persone presenti in sala parto è aumentato esponenzialmente negli anni. Si è passati dall'intendere il parto come un momento intimo, da condividere al massimo con il partner, a considerarlo l'occasione di una vera e propria riunione. C'è chi arriva a chiamare 15 persone (come avere una squadra di calcio a fare il tifo insieme al personale medico).
In ogni caso, questo affollamento vicino ai medici non sembra essere troppo gradito negli ospedali, e molti di loro stanno limitando il numero di persone ammesse in sala parto.