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Lunatique. Cappelli artigianali che seducono per estro ed eleganza

Colorazioni accese, materiali di pregio, artigianalità Made in Italy racchiusi in un cappello stilosamente glamour

Lunatique è il marchio di cappelli artigianali dall’allure glamour-chic fondato dalla designer piemontese Margherita Catalano.

Accessori originali e versatili, dal carattere deciso e personale, che completano il look quotidiano con un tocco di irresistibile spregiudicatezza, per assecondare lo stato d’animo mutevole di chiunque li indossi.

Lunatique. Cappelli artigianali che seducono per estro ed eleganza 

Dal 2020 a oggi, la realtà del brand ha seguito un rapido processo di trasformazione: da piccolo laboratorio esclusivo, che produceva master pieces unicamente su richiesta, ad azienda strutturata, che crea collezioni secondo criteri di stagionalità e garantendo rilevanti quantitativi di produzione. Una crescita significativa, che però non ha contaminato la natura manifatturiera di ogni singola creazione. Ciascun cappello, infatti, viene confezionato a mano, nei laboratori artigiani del nostro territorio, situati tra Firenze e Alessandria, secondo i canoni dell’eccellenza Made in Italy.

 

L’attitudine a realizzare una produzione consapevole si riflette nella realizzazione di capsule in quantità limitate, attraverso l’impiego di materiali ecocompatibili di origine naturale, mentre l’attenzione verso il patrimonio tessile italiano si traduce nella ricerca di materiali pregiati preesistenti che, snaturati dal loro utilizzo originario, vengono rielaborati per realizzare su fustella articoli esclusivamente upcycling.


Una interessante varietà di modelli, che spazia dal fedora al cowboy, dalla coppola al bucket hat: la vivacità espressiva di Margherita si manifesta una visione stilistica originale, caratterizzata da estro, sensualità ed eleganza. I cappelli Lunatique si distinguono per le colorazioni accese, i ricami eclettici e le applicazioni preziose, che rendono inconfondibile ogni pezzo. 


Chi è Margherita? Quali sono le tue origini e qual è stato il tuo percorso di formazione?

Sono nata ad Alessandria il 21 gennaio del 1994 da genitori che lavorano nel settore della gioielleria e sono cresciuta tra i disegni e i progetti delle loro produzioni. Data l’intensa attività lavorativa familiare, ho trascorso la maggior parte del tempo con la nonna materna. Grazie a lei ho scoperto le colline piemontesi e un forte interesse per le tradizioni e la storia della mia regione. Dopo le scuole medie, mi sono iscritta al liceo scientifico “Galileo Galilei” della mia città, ma all’età di sedici anni ho deciso di cambiare indirizzo e di frequentare il liceo artistico di Asti, avendo riconosciuto nella storia e nelle arti applicate il centro dei miei interessi. Mi sono laureata nel 2019 in Beni Culturali all’Università di Torino con l’idea di proseguire gli studi per diventare curatrice.

 

La passione per la moda da dove deriva? Come mai i cappelli?

Dopo diverso tempo trascorso fuori sede, una volta tornata ad Alessandria, l’interesse per la produzione creativa e per le sue radici è diventato predominante: da qui è iniziata la ricerca e la sperimentazione nel campo tessile. Durante il Covid, nel 2020, ho cominciato a creare cappelli, un po’ per hobby, un po’ per gioco, realizzati quasi tutti per mia madre, che è da sempre un’amante e una collezionista di Borsalino.

 

Quando e com’è nato il brand Lunatique? Come mai la scelta di questo nome?

Nel febbraio del 2021 la mia nonna materna è venuta a mancare e ho vissuto un periodo di profonda crisi. Essendo un’autodidatta, il motore fondamentale del mio interesse è sempre stato la sperimentazione con materiali, appretti e vapore: questo, insieme alla necessità di un luogo che corrispondesse a uno spazio privato per metabolizzare la mia perdita, mi ha portato dopo poco ad aprire il primo laboratorio “Lunatique” a Cantalupo, una piccola frazione di Alessandria. Lì ho iniziato a creare cappelli solamente su richiesta. In pochi mesi la richiesta ha superato la capacità produttiva, anche grazie all’utilizzo dei social e all’aiuto di diverse influencer e celebrities, come Wanda Nara e Francesca Sofia Novello, che hanno apprezzato i miei i prodotti e il mio stile. Il nome Lunatique è un inno alla diversità e alla bellezza in tutte le sue sfaccettature. I miei cappelli sono tutti diversi e raccontano storie legate a un immaginario sempre in via di evoluzione, tra ricerca e riflessione.

 

Quali sono le cifre stilistico-distintive delle tue creazioni?

La visione stilistica è caratterizzata da estro ed eleganza. L’accessorio non solo riesce a esaltare il corpo, ma diventa espressione del carattere dell’individuo. Le creazioni sono supportate da un'attenta osservazione del prodotto e delle esigenze di mercato. Artigianalità e design trovano la loro autentica espressione in articoli caratterizzati da colorazioni accese, ricami eclettici e capsule in quantità limitate.

 

L’ispirazione da dove arriva?

La più forte fonte d’ispirazione è il viaggio: “La capacità di interagire con un’altra realtà è la chiave per l’apertura mentale”. Per alimentare la propria immaginazione, l’essere umano ha bisogno di continui stimoli sensoriali e mentali, che all’interno di una zona di comfort inevitabilmente si esauriscono. Oltre ai viaggi, è fondamentale nel mio percorso creativo lo studio introspettivo. Nelle mie creazioni si riflette il mio gusto e l’esigenza di completare i look sempre al passo con i trend del momento.

 

Che importanza assume l’artigianalità Made in Italy nell’ambito della tua produzione?

Essendo fortemente legata alle radici e alle tradizioni del mio territorio, ritengo fondamentale che ogni articolo venga realizzato interamente a mano in Italia. Questo mi permette anche di seguire in prima persona tutti i passaggi della filiera produttiva. Per me è molto importante l’osservazione qualitativa e il rispetto delle tradizioni manifatturiere italiane. Ogni pezzo viene confezionato totalmente a mano, completamente in Italia, tra Firenze e Alessandria, in piccoli laboratori, dove il team di artigiani lavora in un clima familiare. Un punto imprescindibile per la politica del brand è la tutela e il rispetto per l’ambiente: le cappelline, in lana e in paglia, utilizzate per la produzione dei cappelli, sono selezionate una a una in Italia, a pochi passi dai laboratori, e non vengono mai tinte in seconda battuta. I colori, una volta esauriti, non vengono riprodotti per evitare il consumo eccessivo di acqua potabile.

 

Chi sceglie di indossare i cappelli Lunatique?

Lunatique ha mille personalità. La varietà degli articoli proposti dalle collezioni rende il cappello un prodotto perfetto per completare diversi outfit e per esprimere stati d’animo differenti. Per questo motivo chi indossa un Lunatique racconta se stesso, definendo il proprio look con un articolo decisivo.

 

Chi è Margherita nella vita privata? Interessi e passioni nel tempo libero?
Oggi vivo a Milano, ma adoro passare parte del mio tempo libero lontana dalla città insieme al mio cane Tokyo, un bulldog francese che è diventato il mio compagno di vita; una delle mie più grandi passioni è viaggiare, che ritengo fondamentale per la fase creativa del mio lavoro. L’amicizia è un valore cardine della mia vita, coltivo il piacere di frequentare una ristretta cerchia di persone e, nonostante il carattere solare ed estroverso, sono una giovane donna estremamente riservata, che fatica a condividere dettagli della propria sfera privata. Figure importantissime nella mia vita sono mio fratello Edoardo, con il quale ho affrontato diverse dinamiche familiari e che mi sostiene da sempre, e mia madre, che attualmente lavora con me e segue la parte amministrativa di Lunatique.

 

Progetti e sogni per il futuro?

A oggi il marchio è distribuito a New York, Londra, Alicante, Ibiza e Formentera, mentre in Italia la distribuzione è affidata a pochi negozi selezionati, all’e-commerce e a pop-up store temporanei. Secondo me è fondamentale creare un rapporto personale con il cliente, soprattutto per una realtà come quella di Lunatique che è nata grazie alla fiducia del consumatore e al supporto di quest’ultimo. Nei miei progetti e nei miei sogni c’è quello di costituire una base forte e solida a Milano e di poter vedere Lunatique in tutti i luoghi che visito e visiterò nel mio futuro.

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