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Crida. Abiti di alta moda dall'inconfondibile eleganza Made in Italy

Cristina Parodi, insieme all’amica Daniela Palazzi, dona un tocco di garbata femminilità al guardaroba della donna contemporanea 

Crida è il brand di abbigliamento femminile dall’allure glamour-chic, sofisticato ed elegante, firmato Cristina Parodi e Daniela Palazzi.

Protagonista assoluto di ogni collezione è l’abito, in versione lunga o midi, comodo e versatile, perfetto per gli eventi mondani più raffinati, ma assolutamente adatto ad essere indossato anche durante il giorno, nelle molteplici occasioni della vita quotidiana.

Crida. Abiti di alta moda dall’inconfondibile eleganza Made in Italy

Tessuti di massimo pregio, lavorazioni artigianali, linee sinuose, vestibilità confortevoli, queste le cifre stilistiche del brand 100% Made in Italy.

Seta, crêpe de chine, chiffon, pizzo, sangallo, cotone plumetis si accendono dei colori dell’arcobaleno nella nuova collezione Riviera. Rosa intenso, verde mela, giallo oro, rosso Maranello, marrone bruciato, azzurro e blu elettrico: una vasta gamma di colori brillanti e luminosi per infiammare di positivo entusiasmo questa calda primavera-estate. 

 

La moderna eleganza sussurrata e mai eccessiva della donna Crida si coniuga con l’antica tradizione dell’eccellenza manifatturiera del nostro territorio, traducendosi in collezioni di alta qualità, dal fascino inconfondibile, realizzate con i migliori tessuti italiani, secondo criteri di sostenibilità e quindi destinate a durare nel tempo. Abiti leggiadri, che esaltano il fascino armonioso del corpo femminile, pensati per una donna dal garbo raffinato, seducente nella sua naturale semplicità. Perché lo stile emana dalla personalità di colei che indossa e non dalle tendenze passeggere di stagione.


Cristina, quando e com’è nato questo progetto? 

Sono sempre stata appassionata di moda, me ne sono occupata anche come giornalista. Questo è un sogno che custodivo nel mio cassetto da tanto tempo e che condividevo con una mia cara amica di Bergamo, Daniela, che è sempre stata molto brava a disegnare i propri abiti. Tra di noi, che abbiamo esattamente lo stesso gusto e lo stesso stile, c’era l’abitudine di attingere all’estro creativo di Daniela per realizzare i nostri vestiti. Ci univa, tra le altre cose, la passione comune per un capo di abbigliamento in particolare: l’abito. Esso ha avuto alterne vicende nel corso delle stagioni della moda, ma per noi ha sempre rappresentato un caposaldo fondamentale del guardaroba femminile, purché sia realizzato secondo certi standard e sia comodo, oltre che naturalmente elegante. L’idea era quindi in serbo da tanti anni, il momento giusto si è però presentato nel 2019, quando io ho deciso di dedicarmi ad altro oltre la televisione e lei, a sua volta, si è trovata libera da particolari impegni. Ci siamo così concentrate sul progetto e abbiamo iniziato a studiare la possibilità di creare un’azienda. Con grande umiltà e fatica, abbiamo dato vita al nostro brand: Crida, dalla unione dei nostri due nomi, Cristina e Daniela. Abbiamo esordito con una piccola collezione, che purtroppo è arrivata sul mercato nel febbraio 2020, proprio in concomitanza con la pandemia. È stato un esordio abbastanza complicato, tant’è che in molti ci hanno consigliato di abbandonare ma non ci siamo lasciate scoraggiare, essendo due bergamasche molto toste e determinate. Abbiamo tenuto duro e il tempo ci ha dato ragione, anche perché i valori che stanno alla base del nostro progetto sono proprio quelli che sono stati amplificati a seguito della pandemia, quando si è iniziato a realizzare che nella moda si produce troppo a discapito della qualità. Si è cominciato quindi a riflettere sulla necessità di acquistare meno capi di abbigliamento, che però durino nel tempo, e a concentrare le risorse su produzioni sostenibili. Questi sono esattamente i valori che avevamo già fissato nella nostra idea di brand e che continuiamo a raccontare con i nostri abiti. Questa comunanza di visioni ci ha incoraggiate ad andare avanti e così siamo cresciute, un passo alla volta.

 

Giornalista, conduttrice televisiva e scrittrice, nota al grande pubblico come volto amato del piccolo schermo. Ora con Crida ti stai facendo conoscere in una nuova veste… com’è la Cristina imprenditrice di moda?

Con questa nuova esperienza, la mia vita è cambiata molto. Nel momento in cui diventi imprenditrice il lavoro riempie totalmente il tuo tempo e non riesci mai a staccare la spina. Sono comunque dell’idea che sia sempre stimolante cambiare e imparare cose nuove. Oggi, nel mondo in cui viviamo, in una società che muta in continuazione, è difficile continuare lo stesso lavoro per sempre, bisogna invece cogliere le diverse opportunità che si affacciano lungo la strada. Ogni cambiamento è un nuovo inizio, una nuova storia, un arricchimento, sia umano che professionale. Sono fermamente convinta che, se si ha un sogno, si deve provare in ogni modo a realizzarlo, non è mai troppo tardi. Anzi, iniziare una start up in età consapevole è decisamente più sfidante. 

 

Come mai l’abito? Cosa rappresenta per voi questo capo di abbigliamento?

La nostra intenzione è quella di proporre uno stile che esalti la femminilità. Ci siamo quindi concentrate su una tipologia unica di prodotto, l’abito. In realtà non ci sono molti brand che producono abiti in via esclusiva. L’abito, secondo la nostra visione, non deve essere concepito soltanto come un capo elegante per le grandi occasioni. Se fatto bene, con tessuti di pregio e confortevoli, in virtù della sua versatilità, è il capo più facile da indossare. Può infatti accompagnare comodamente una donna durante l’intero arco della giornata, in tutte le sue occupazioni quotidiane, dalla mattina alla sera, cambiando semplicemente gli accessori. I nostri abiti, principalmente in seta, ma anche in lana d’inverno o in cotone d’estate, possono essere interpretati con la scarpa bassa, lo stivale o la sneaker, per andare al lavoro o portare i bambini a scuola; indossando invece un tacco e una pochette, si trasformano nell’outfit perfetto per un appuntamento serale, che sia un aperitivo, una cena o una festa. 

 

Com’è la donna Crida e quanto assomiglia a te e Daniela?

Ci assomiglia moltissimo. Abbiamo creato un brand che rispecchia esattamente la nostra idea di moda e il nostro modo di vestire. Crida nella nostra idea non è mai una donna appariscente. I nostri abiti non sono mai vistosi, troppo attillati o troppo sexy. Non utilizziamo cerniere, ci piacciono i tessuti che accarezzano la silhouette femminile con garbo, senza strizzarla. Cerchiamo di coniugare eleganza e comfort. Nelle nostre creazioni inseriamo spesso, ad esempio, le tasche come elemento funzionale. La donna Crida, quando entra in una stanza, non si fa notare per l’appariscenza ma per la raffinatezza… e non la si dimentica!

 

Rimini, Riccione, Cesena, Forlì, ma anche Gabicce e Cattolica, questi i nomi di alcuni dei vostri nuovi abiti. Dopo Liguria e Lombardia, il viaggio del brand arriva in Emilia-Romagna, la regione che ha ispirato la nuova collezione SS 2023. Ma, più in generale, che importanza assume l’artigianalità Made in Italy nell’ambito della vostra produzione?

Ogni nostra collezione, ormai d’abitudine, viene dedicata ad una regione o ad una specifica zona d’Italia. Scegliamo quei luoghi nei quali ci piace recarci personalmente per scoprire l’artigianato locale. Siamo totalmente Made in Italy, anzi Made in Lombardia. Le nostre manifatture si trovano tutte tra Bergamo, Milano e Brescia. Lavoriamo molto sul territorio per sostenere la filiera produttiva della zona. Non dobbiamo infatti dimenticare l’eccellenza del nostro Paese in ambito manifatturiero. La tradizione deve essere tramandata, penso ai pizzi al tombolo della Lombardia oppure alle stampe a mano dell’Emilia-Romagna. Per questa collezione ci siamo rivolte alla storica bottega Pascucci, una realtà familiare di Gambettola che, dal 1826, produce tele stampate a mano. Siamo assolutamente contrarie alle grandi produzioni, all’acquisto sfrenato ed impulsivo, al fast fashion, ai capi realizzati all’estero da lavoratori senza alcuna tutela, spesso in condizioni di sfruttamento. Attraverso le nostre collezioni vogliamo raccontare l’incredibile patrimonio della cultura artigianale del nostro Paese.

 

Che cosa proponete per questa primavera-estate? Quali saranno i capi di punta che non potranno mancare nel guardaroba della donna Crida?

La collezione SS23, dedicata all’Emilia-Romagna – come dicevamo –, è una collezione solare, colorata, leggera, che evoca la bellezza, la simpatia, l’ospitalità, la gioia di vivere, che animano questa regione. Una collezione particolarmente luminosa, in cui abbiamo introdotto tante fantasie, oltre ai tessuti di seta in tinta unita, che sono alla base del nostro stile. Abiti allegri e giocosi, perfetti per il mare ma, come sempre, anche per la città. Non solo seta, ma tessuti più leggeri come il sangallo o il plumetis. Ci piacciono molto i pois, che ricorrono in ogni nostra produzione e che ad ogni stagione attualizziamo per dimensioni e colore. Oltre al classico bianco e nero a contrasto, spicca un bellissimo jacquard caramello a pois panna. E poi ancora cotone plumetis in tonalità blue jeans stampato a pois rossi. L’abito a pois, dunque, che tanto ricorda Julia Roberts in Pretty Woman, con la sua allure easy-chic si afferma senz’altro come un must have irrinunciabile del nostro guardaroba.

 

Progetti e sogni per il futuro?

Conquistare sempre più mercati. Oggi siamo distribuite in circa 90 punti vendita tra Italia e Europa. Abbiamo iniziato a mettere un primo piede negli USA. Con la tenacia e la determinazione che ci accompagnano sin dal primo giorno, speriamo di riuscire ad espanderci anche sul mercato americano e in quello asiatico.

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