Nuove borse, scarpe altissime e stivali: Gucci, l'era De Sarno
Focus speciale sugli accessori che Sabato De Sarno, alla sua terza prova al timone della maison, ha portato in passerella a Milano
Borse, scarpe, stivali e gioielli.
La nuova era di Gucci propone un focus particolare sugli accessori. Il direttore creativo Sabato De Sarno, alla sua terza prova al timone della maison, porta sulla passerella della Milano Fashion Week le creazioni femminili per l'autunno inverno 2024 all'insegna di quello che definisce "un piccolo gesto sovversivo".
Spiccano le nuove borse Gucci, a mano, con il logo piatto e bucato, per lasciare intravedere cosa c'è sotto, realizzate con una nappa da abbigliamento dal tatto setoso e naturale. Hanno un nome, si chiamano GG Milano. C’è poi una mezza luna ispirata ai motivi equestri dell’archivio della maison, interpretata con uno spirito modernista, decorata anch’essa da un nuovo logo. E ancora, una clutch arricciata e trattenuta da una barra in metallo dorato che riproduce l’iconico bambù. Infine, una bucket Bamboo dalla forma ampia e avvolgente.
Menzione speciale per gli stivali da cavallerizza, simbolo anche questi del legame tra Gucci e il mondo dell’equitazione. Hanno un gambale ispirato al tubo classico con un morsetto in una nuova versione allungata e un’inedita declinazione cuissardes. I mocassini Horsebit si evolvono in un sandalo plateau dalla lavorazione pregiata, imbussolato in un pezzo unico.
Sulla passerella della Milano Fashion Week, allestita negli spazi suggestivi della Fonderia Carlo Macchi, spicca inoltre una collana dell’archivio, in galvanica oro e dal motivo borchiato. Si intreccia con un fiocco, nel tono del capo più vicino al collo. Seguono la palette colori anche gli occhiali da sole cat-eye in acetato.
Il protagonista assoluto della collezione donna per i prossimi freddi per Gucci resta comunque il cappotto, in panno e dalla silhouette maschile. Ha un’abbottonatura nascosta e posta sul retro, che lo trasforma in un abbraccio. Lo stesso succede su bomber, caban, chiodi di pelle. “Cogliere lo straordinario dove si dà per scontato che si trovi l’ordinario – spiega Sabato De Sarno –. I miei sogni, così come la mia moda, dialogano sempre con il reale. Perché non sono alla ricerca di un altro mondo da abitare, piuttosto di modi per abitare questo mondo”.
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