Ridurre dell'80 per cento, entro il 2019, l'uso dei sacchetti di plastica leggera per la spesa. Con questo obiettivo il Parlamento europeo ha approvato quasi all'unanimit� la relazione presentata dalla ecologista danese Margrete Auken. In questo modo si combatteranno sprechi e inquinamento. La proposta legislativa sar� ridiscussa dopo le elezioni europee, mancando al momento un accordo tra i 28 membri del Consiglio.
Quasi all'unanimit� - I sacchetti in questione sono quelli in plastica leggera (pi� sottili di 50 micron), i pi� comuni e inquinanti. La relazione � stata presentata dalla danese Margrete Auken; tramite una votazione, l'Europarlamento ha approvato con 591 s�, 51 no e 72 astenuti la proposta della ecologista. La ripresa dei negoziati sulla bozza avverr� dopo le elezioni europee, visto che al momento manca un accordo tra i 28 membri del Consiglio.
Disparit� di utilizzo - I dati a livello continentale parlano chiaro: solo nel 2010 in Europa sono stati utilizzati poco meno di 10 miliardi di sacchetti di questo tipo, di cui quasi il 90 per cento non � stato riutilizzato. Le buste finite tra i rifiuti rappresentano un impatto considerevole sull'ecosistema. Il gruppo parlamentare dei liberal-democratici (Alde) ha diffuso alcune cifre. Ogni anno, un cittadino europeo usa 198 sacchetti di plastica leggera, seppur con differenze di nazione in nazione: solo 4 a testa di Danimarca e Finlandia, ben 466 in Polonia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Paesi baltici.