FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Rapporto Onu: allarme sabbia, viene rubata a spiagge e fiumi per lʼutilizzo nelle costruzioni

La domanda globale è arrivata a 40-50 miliardi di tonnellate lʼanno, con un incremento del 5,5% annuo. E lʼestrazione senza regole provoca danni allʼecosistema e allʼambiente

Rapporto Onu: allarme sabbia, viene rubata a spiagge e fiumi per l'utilizzo nelle costruzioni

A causa della crescente urbanizzazione e dello sviluppo delle infrastrutture, la domanda mondiale di sabbia e di ghiaia, necessarie per la produzione di calcestruzzi, ha toccato il livello di 40-50 miliardi di tonnellate l'anno. Una quantità enorme, con un aumento del 5,5% annuo, che secondo un rapporto Onu viene sottratta a spiagge e fiumi e la cui estrazione danneggia gravemente l'ambiente.

Secondo lo studio, il depauperamento di questi elementi nell'ambiente sta provocando inquinamento, inondazioni, abbassamento delle falde acquifere e un peggioramento della siccità. Il rapporto "Sabbia e sviluppo durevole. Nuove soluzioni per le risorse ambientali mondiali" mostra come i modelli di consumo dovuti alla crescita demografica, all'urbanizzazione e allo sviluppo delle infrastrutture hanno triplicato la domanda di sabbia negli ultimi decenni. L'estrazione di sabbia e la costruzione di dighe hanno così ridotto l'apporto di sedimenti fluviali a molte zone costiere, con conseguente riduzione del deposito nei delta dei fiumi e accelerazione dell'erosione delle spiagge.

"Noi spendiamo il nostro 'budget' di sabbia molto più velocemente di quanto si possa ricreare - ha dichiarato commentando il rapporto la direttrice esecutiva del programma Onu per l'ambiente Joyce Msuya -. Migliorando la governance delle risorse mondiali di sabbia, possiamo gestire meglio questa risorsa essenziale in modo sostenibile e dimostrare che le infrastrutture e la natura possono convivere".

Secondo la relazione, la sabbia e la ghiaia sono la seconda risorsa più importante estratta e commercializzata dopo l'acqua. Attualmente l'estrazione e l'utilizzazione della sabbia sono regolamentate a livello locale, e le regioni più ricche di queste sostanze sono spesso le più vulnerabili per quanto riguarda l'applicazione delle norme. Con l'aumento della domanda, inoltre, cresce l'estrazione non sostenibile e illegale di sabbia negli ecosistemi marini, costieri e d'acqua dolce.

La mancanza di una regolamentazione uniforme dell'estrazione di sabbia porta poi a problemi transfrontalieri: i predatori superano i confini nazionali per razziare laddove le regole sono meno drastiche o meno applicate. Ai danni per l'ambiente si sommano poi le implicazioni sociali: la razzia di sabbia dalle spiagge mette, ad esempio, in pericolo lo sviluppo dell'industria turistica locale, mentre la rimozione della sabbia dai fiumi e dalle foreste di mangrovie porta ad una diminuzione delle popolazioni di granchi che qui vivono e colpisce gravemente le donne il cui sostentamento dipende dalla raccolta di questi crostacei.

Il rapporto sottolinea dunque che per rispondere alle esigenze di sabbia e ghiaia di un mondo con 10 miliardi di abitanti senza nuocere all'ambiente serviranno politiche, pianificazioni, regolamentazioni e gestioni efficaci. E suggerisce di adattare le norme esistenti e le migliori pratiche alle circostanze nazionali, di investire nella misurazione, nel monitoraggio e nella pianificazione della produzione e del consumo di sabbia, e di instaurare un dialogo tra gli attori chiave sulla base di trasparenza e responsabilità.

onu
Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali