G20 Ambiente a Napoli, Cingolani: raggiunto l'accordo, ma due punti su 60 restano critici
L'annuncio del ministro della Transizione ecologica è giunto al termine di "un negoziato molto lungo e intenso". Decarbonizzazione e riscaldamento globale rinviati alla riunione dei capi di Stato
E' stato raggiunto l'accordo sul documento finale su energia e clima del G20 Ambiente organizzato a Napoli. Lo ha annunciato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, al termine di "un negoziato molto lungo e intenso". Solo due punti su 60 sono rimasti fuori dall'intesa, rinviati al G20 dei capi di Stato: il contenimento dell'aumento della temperatura di 1,5 gradi al 2030 e lo stop al carbone dalla produzione energetica al 2025.
L'inviato sul clima del presidente americano Biden, John Kerry, e Cingolani hanno incontrato i delegati dei Paesi per sottoscrivere un documento condiviso, bloccato sul tema della decarbonizzazione.
Favorevoli e contrari - Stati Uniti, Europa, Giappone e Canada sono favorevoli, "ma quattro o cinque Paesi, fra i quali Cina, India e Russia, hanno detto no", ha riferito il ministro.
"Quattro mesi fa era impensabile" - "Quello che è successo oggi quattro mesi fa era impensabile", ha sottolineato Cingolani. La curva di apprendimento "è cambiata molto anche in seguito alle catastrofi naturali che stiamo vivendo, alcune delle quali impensabili in Europa". Il ministro ha evidenziato che la posizione, soprattutto di alcuni Paesi, era molto diversa appena poco tempo fa e ha affermato di "essere molto soddisfatto" del lavoro portato avanti in questi giorni.
L'accordo e i difficili negoziati - Su 60 articoli "due sono stati tenuti fuori perché non è stato possibile trovare l'accordo", ha spiegato Cingolani. Dal vertice è venuto fuori un documento condiviso. "La negoziazione è stata lunghissima - ha dichiarato il ministro - soprattutto con Cina, India e Russia. Abbiamo dovuto fare molte interruzioni e in alcuni casi incontri face to face, ma tutti i Paesi si sono impegnati. Il problema, più che altro, è sulla scala dei tempi. C'è stato un disallineamento che, nel peggiore dei casi, va nei termini dell'Accordo di Parigi".
Il nodo decarbonizzazione - Il punto che ha maggiormente richiesto attenzione e trattative è stato quello sulla decarbonizzazione rispetto alla quale la Cina, ma soprattutto l'India, hanno opposto le maggiori resistenze. Da parte di tutte le delegazioni presenti a Palazzo Reale si è levato un applauso per festeggiare l'intesa raggiunta.
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