Il presidente Duterte ha accusato 500 attivit� ricettive di scaricare le acque reflue direttamente in mare, trasformando cos� la localit� "in un pozzo nero"
Boracay, isola paradiso delle Filippine, chiuder� per sei mesi ai turisti perch� "inquinano troppo". Lo ha deciso il presidente Rodrigo Duterte, che ha accusato le circa 500 attivit� ricettive di scaricare le acque reflue direttamente in mare, trasformando cos� l'isola "in un pozzo nero". Boracay, famosa per le sue spiagge bianche, sar� interdetta al turismo a partire dal 26 aprile.
"Boracay � nota in tutto il mondo come un paradiso e questa chiusura temporanea vuole garantire che anche le prossime generazioni ne possano godere", ha sottolineato il portavoce di Duterte.
Se da un lato la decisione risponde a un imperativo ecologico, dall'altro rischia per� di mettere a repentaglio il sostentamento di migliaia di persone impiegate nell'indotto turistico dell'isola, che ogni anno ospita due milioni di persone e genera circa un miliardo di dollari di entrate. Secondo il ministero dell'Ambiente filippino, 195 attivit� commerciali e circa 4mila abitazioni private non sono collegate alla fognatura.