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Dai tuffi delle balene una nuova arma contro i cambiamenti climatici

Un video spiega come i grandi cetacei riescano a "cambiare il clima" del pianeta, nutrendo gli oceani e permettendo lʼassorbimento di anidride carbonica

Storie e leggende marinaresche spesso le dipingono come "mostri" malvagi e aggressivi. Eppure le balene rappresentano valide alleate per contrastare i cambiamenti climatici. Il giornalista britannico George Monbiot ha spiegato in un video gli effetti benefici dei grandi cetacei sull'ambiente e sull'atmosfera: con i loro tuffi, infatti, sono in grado di portare in superficie enormi quantit� di fitoplancton, responsabile dell'assorbimento di anidride carbonica.

Salvare le balene - Alcuni studi hanno dimostrato che la sensibile riduzione del numero di questi grandi predatori ha influito negativamente sul funzionamento degli ecosistemi marini. Le balene sono in cima alla catena alimentare degli oceani. La loro dieta � costituita principalmente da pesci e krill (piccoli crostacei che formano lo zooplancton), e pertanto si pensa che eliminando quanti pi� cetacei possibili, la disponibilit� di cibo per il genere umano aumenti. Il filmato di George Monbiot smonta proprio questo luogo comune, rivelando che con le balene, si sono ridotte anche le popolazioni di pesci e krill.

I cetacei salveranno il pianeta - I grandi mammiferi marini "vagano" nelle acque passando dalle zone pi� profonde e buie alla superficie, dove c'� abbastanza luce per attivare la fotosintesi. In questo modo riescono a portare nelle zona eufotica grandi quantit� di fitoplancton e a nutrirle con le loro feci, ricchissime di ferro e di azoto, che spesso scarseggiano in superficie. Queste minuscole "piante" hanno la capacit� di assorbire la CO2 e di tenerla "prigioniera" sul fondale, contribuendo cos� a proteggere il pianeta dai cambiamenti climatici.

Una forza della natura - Nonostante il numero dei grandi cetacei si sia ridotto notevolmente, il rimescolamento verticale delle acque da loro provocato riveste un'importanza enorme e corrisponde quasi alla portata del rimescolamento indotto da tutte le onde e le maree attive nel mondo. E non � finita. Il proliferare di fitoplancton sulla superficie dei mari consente l'aumento anche della popolazione di zooplancton, alimento base per migliaia di specie di pesci. Il circolo vistuoso innescato dalle balene in questo modo si chiude: pi� balene significa pi� pesci e pi� krill, oltre che oceani e atmosfera pi� puliti.