Coronavirus, superata la pandemia l'Italia chiede una rivoluzione verde
Ricerca londinese: due persone su tre danno priorit� alle questioni ambientali. Gli italiani pronti a combattere i cambiamenti climatici e lʼinquinamento
L'epidemia da Coronavirus ci ha messo davanti a una nuova normalità. Ne sono convinte sette persone su dieci (70%) secondo uno studio condotto dalla società londinese A Bird's Eye View. Il sondaggio, condotto in Italia e altri sei Paesi del mondo, ha evidenziato la crescente preoccupazione della popolazione nei confronti dei temi sociali e ambientali (90%). Lungo lo stivale, due persone su tre (69%) si dicono preoccupate per i cambiamenti climatici e l'inquinamento. Un italiano su due (56%) è anche disposto a modificare il suo stile di vita per favorire la ripresa verde dopo la pandemia.
Un nuovo sistema produttivo - A rimanere in cima all'agenda delle preoccupazioni è l'economia. Più della metà della popolazione nazionale (59%) guarda con timore alla disoccupazione. Tra le richieste una modernizzazione del settore e l'utilizzo di energie a basse emissioni di carbonio. Anche le piccole e medie imprese fanno paura: il 47% degli italiani invita il governo a varare misure per evitarne la chiusura.
L'Europa guarda ai salari e alle rinnovabili - Tra i Paesi che guidano la spinta green c'è la Francia, Più del 60% dei cittadini d'Oltralpe invitano il governo a ridurre le emissioni di carbonio mentre la quasi totalità (90%) chiede alle imprese di migliorare il proprio impatto ambientale e sociale. Il Regno Unito (52%) spinge per un aumento dei salari a insegnanti e operatori sanitari.
L'America Latina contro le disuguaglianze sociali - Nel continente sudamericano le priorità guardano al miglioramento delle condizioni sociali. In Perù, quasi l'80% dei cittadini auspica un miglioramento dell'assistenza sanitaria. Anche l'istruzione tra i temi centrali del dopo-pandemia: maggiori investimenti invocati dal 50% della popolazione. In Cile considerata prioritaria la disuguaglianza, con il 58% delle persone che mirano ad una società meno individualista e a una migliore distribuzione della ricchezza del Paese.
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