Il Consiglio europeo fissa un obiettivo vincolante di riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990
Il Consiglio Ue ha concluso la procedura di adozione della norma che fissa nella legislazione europea l'obiettivo della neutralità climatica dell'Unione europea entro il 2050. Lo ha reso noto il Consiglio Ue. La normativa europea sul clima fissa per l'Unione inoltre un obiettivo vincolante di riduzione delle emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Dopo l'approvazione da parte dell'Europarlamento la settimana scorsa, l'ok del Consiglio consente la pubblicazione della legge in Gazzetta dell'Ue e la sua entrata in vigore, presupposto del pacchetto clima che sarà presentato il 14 luglio.
Michel: "L'Europa ha la sua prima legge sul clima" - L'Europa "ha la sua prima legge sul clima", ha commentato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. "I giovani erano scesi in strada per chiedere all'Ue di agire contro i cambiamenti climatici e l'Ue lo ha fatto".
Undici proposte - Il testo contiene le prime undici proposte legislative che tradurranno i target della legge in normative settoriali e specifiche. Oltre ai target di riduzione delle emissioni per il 2030 e il 2050, la legge per il clima prevede che l'Ue si doti di un obiettivo climatico intermedio per il 2040 e di una proiezione del bilancio indicativo dell'Unione per i gas a effetto serra per il periodo 2030-2050 (carbon budget). Il bilancio misurerà il volume totale indicativo delle emissioni nette di gas a effetto serra che dovrebbero essere emesse nel periodo senza mettere a rischio gli impegni dell'Europa ai sensi dell'accordo di Parigi.
La legge sul clima istituisce inoltre un comitato consultivo scientifico europeo sui cambiamenti climatici. Il consiglio fornira' consulenza scientifica indipendente e produrrà relazioni sulle misure dell'Ue.
Tabelle di marcia - La Commissione europea, infine, si impegnerà con i settori dell'economia che scelgono di preparare tabelle di marcia volontarie indicative per raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica dell'Unione entro il 2050. L'Esecutivo comunitario dovrà monitorare lo sviluppo di tali tabelle di marcia e facilitare il dialogo e la condivisione delle migliori pratiche tra le parti interessate.