Greenpeace segnala una maggiore attenzione alle emissioni di anidride carbonica
In lieve calo il consumo di carbone in Cina per la prima volta in questo secolo. La quantit� di carbone bruciata nei primi tre trimestri del 2014 � stata inferiore del 1% rispetto all'anno precedente. I dati sono stati riportati dall'associazione ambientalista Greenpeace.
Eppure cresce - Analizzando le statistiche ufficiali, l'associazione ambientalista ha sottolineato come per la prima volta, la Cina abbia riscontrato una flessione dell'utilizzo del carbone, nonostante la sua economia continui a crescere del 7,4%. Greenpeace ha scritto: "I dati suggeriscono che la pi� grande economia del mondo sta finalmente iniziando a rallentare radicalmente la sua crescita di emissioni". Gli ultimi dati hanno mostrato che la domanda di carbone per la produzione di energia elettrica � scesa dell'1%, un valore che, nonostante ancora di piccola entit�, si pone in netto contrasto con i tassi di crescita annui dello stesso settore riportati sin dai primi anni del secolo, pari al 5-10%.
Idroelettrico ed eolico - Secondo gli esperti questo calo � stato intensificato nei mesi di agosto e settembre ed � causato anche alla lenta crescita economica del settore dei servizi - a discapito dell'industria del cemento e acciaio - e delle nuove energie rinnovabili, come idroelettrico ed eolico. Un passo molto importante considerando che il grande sviluppo dell'economia cinese negli ultimi dodici anni sia stato alimentato proprio dal carbone responsabile poi per gran parte dell'aumento di emissioni di CO2 a livello mondiale.