MARCIA INDIETRO

Nucleare, Tokyo fa marcia indietro su abolizione

Il governo giapponese rivede il piano energetico: "L'atomo ha ancora un ruolo strategico"

14 Giu 2013 - 20:17
 ©  Afp

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Marcia indietro del Giappone sull'abolizione del nucleare. Il governo di Tokyo infatti ci ripensa e cancella il progetto di spegnimento progressivo delle centrali nell'arco di 40 anni. "L'atomo ha ancora un ruolo chiave nel soddisfare la domanda d'energia, malgrado la crisi ancora irrisolta di Fukushima", si legge nel piano di crescita sostenibile approvato dal premier Shinzo Abe.

Dopo lo spegnimento progressivo dei 50 reattori presenti nell'arcipelago, come era stata previsto dal precedente governo guidato dal Partito Democratico, Tokyo ha aumentato le importazioni di combustibile fossile per soddisfare il fabbisogno energetico, con conseguente aggravamento delle bollette. Ecco spiegato il motivo dell'attuale passo indietro e della decisione di tornare a puntare nuovamente sull'energia nucleare.

Il via libera alla riaccensione dei reattori sarà rilasciato solo dopo la verifica della serie di nuovi requisiti che saranno introdotti a luglio e che finiranno nel raggio di azione della Nuclear Regulation Authority, l'autorità unica sulla sicurezza. Il governo, si legge nel corposo piano, già ribattezzato "Japan is Back" (Il Giappone è tornato) andrà "avanti col riavvio" dei reattori e lavorerà "per ottenere l'approvazione e la cooperazione" di amministrazioni locali e residenti.

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