FUGA DALLA METROPOLI

I colletti bianchi sognano l'aratro

Due settimane a zappare, mungere e vendemmiare per dimenticare lo stress dei ritmi urbani

28 Mar 2013 - 16:51
 ©  Afp

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"Voglio andare a vivere in campagna" cantava Toto Cutugno. Un vero e proprio inno per gli abitanti delle grigie città metropolitane che sognano di gettare alle ortiche il doppiopetto e sporcarsi le mani di terra. Una vera e propria fuga dalla città che vede impiegati e professionisti spostarsi per lavorare tra i campi anche solo per due settimane all'anno.

Per fare il contadino si usa il web - Molti scelgono di sfruttare la mediazione di Wwoof, un'organizzazione di volontari che mette in contatto, in vari Paesi del mondo, le fattorie bio con i “cittadini” animati dalla spasmodica voglia di imbracciare una zappa. La World Wide Opportunities on Organic Farms è nata 41 anni fa in Inghilterra ma le sue diramazioni si sono estese fino a raggiungere il nostro Paese. In Italia 580 strutture agricole ospitano i braccianti improvvisati urbani. L'iscrizione si fa su Internet e costa 25 euro. Ci si ritrova catapultati in una realtà agreste che segue i ritmi millenari dettati dall'alternarsi delle stagioni. Si può avere la possibilità di vendemmiare, accudire gli animali e, se si desidera, anche cuocere il pane nel forno a legna e preparare il formaggio.

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