Mal'aria

Lo smog fa aumentare il numero di infarti

Ozono e polveri sottili non solo collegati alla salute dell'apparato respiratorio

22 Feb 2013 - 13:32
 © Ansa

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Valori sopra la norma di ozono e polveri sottili, due dei principali inquinanti delle città, fanno aumentare il numero di infarti. Lo afferma uno studio della Rice university di Houston pubblicato dalla rivista Circulation. I gas tossici, prima ritenuti responsabili solo di problemi respiratori, sono ora collegati anche a danni alla salute cardiaca.

La ricerca - L'analisi è stata condotta sulla principale città del Texas, l'ottava negli Usa per giorni con alta concentrazione di ozono. I ricercatori hanno analizzato i dati sulla qualità dell'aria tra il 2004 e il 2011, mettendoli in relazione con più di 11mila attacchi cardiaci avvenuti in città.

A ogni crescita di 20 parti per miliardo (ppb) del valore dell'ozono atmosferico sopra la media nelle tre ore precedenti corrisponde un aumento del 4,4% il numero di infarti.

E' più lento, invece, l'effetto delle polveri sottili, per cui un aumento di 6 microgrammi per metro cubo nei due giorni precedenti alza gli attacchi cardiaci del 4,6%.

Gli autori spiegano: "Ancora non è chiaro cosa leghi l'inquinamento atmosferico alla salute cardiaca ma è probabile che l'irritazione ai polmoni causata da queste sostanze aumenti l'infiammazione e metta in circolo radicali liberi che “stressano” il cuore".

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