Stimata una quantità di 41 chili a testa che sarà trasformata in fertilizzante naturale e biogas
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Il 26 novembre è la data di avvio anche a Milano della raccolta differenziata del rifiuto umido, in vigore da anni in molti comuni italiani. Il capoluogo lombardo, come altre grandi metropoli, ha incontrato più difficoltà nell'avviare il servizio, per le sue dimensioni. Erano stati fatti alcuni tentativi già negli anni scorsi, ma senza successo.
Un avvio graduale
La sperimentazione partirà nell'area Sud-Ovest della città e coinvolgerà circa 168 mila famiglie. Le altre zone avvieranno gradualmente questo tipo di raccolta e, secondo i piani, il servizio sarà a regime nel 2014. Secondo le stime di Amsa, l'agenzia municipalizzata che si occupa della nettezza urbana milanese, grazie a questa misura si potranno recuperare circa 41 chili di rifiuto organico pro capite all'anno che saranno trasformati in fertilizzante naturale per le coltivazioni ed energia rinnovabile, mediante la generazione di biogas.
Cosa separare?
Principalmente: avanzi di cibo, scarti di frutta, verdura, carne e pesce, gusci d’uovo, pane, pasta, riso, biscotti, farinacei, alimenti avariati senza confezioni, fondi di caffè, filtri di tè, tovaglioli e fazzoletti di carta usati o imbrattati con residui di alimenti, fiori recisi e foglie di piante d’appartamento.