Sardegna, ingegnere, vegetariana e poliglotta: ecco chi è Alessandra Todde
Nuorese, due lauree e il titolo di ingegnere, ex vicepresidente del M5s e viceministro allo Sviluppo economico: Todde ha vissuto gran parte della sua vita fuori dall'Isola, lavorando in otto Paesi diversi
Alessandra Todde è stata eletta presidente della Sardegna alle elezioni regionali che si sono tenute domenica 25 febbraio, superando di poche migliaia di voti lo sfidante Paolo Truzzu.
La candidata del centrosinistra a trazione Pd-M5s, sostenuta da dieci liste, diventa così la prima donna presidente della Sardegna e la prima esponente del Movimento 5 Stelle alla guida di una Regione. Nuorese, due lauree e il titolo di ingegnere, Todde ha vissuto gran parte della sua vita fuori dall'Isola, lavorando in otto Paesi diversi tra cui Stati Uniti, Spagna, Inghilterra, Francia e Olanda. E' vegetariana, poliglotta e appassionata di cavalli.
Imprenditrice poliglotta: chi è Alessandra Todde
Alessandra Todde ha compiuto 55 anni il 6 febbraio, in piena campagna elettorale. Tecnologia, energia e finanza i suoi temi di azione. La neo presidente sarda parla quattro lingue, "compreso il sardo" come tiene a precisare, ed è rientrata stabilmente in Italia nel 2018. Imprenditrice e manager, è stata amministratrice delegata di Olidata fino alla decisione, nel 2019, di candidarsi alle elezioni europee come capolista del M5s, pur non venendo eletta. In compenso si guadagna la nomina nella lista delle Inspiring 50 italiane, le cinquanta donne italiane considerate più influenti nel mondo della tecnologia. Nonostante abbia superato l'esame di Stato da ingegnere, Todde non si è mai iscritta all'Albo professionale. Una scelta, come riferisce lei stessa, figlia della "speranza di rendere i suoi genitori ancora più orgogliosi di lei". La seconda laurea da lei conseguita è in Informatica.
La carriera politica di Alessandra Todde
Dopo la conquista di un seggio in Parlamento alle elezioni politiche del 2019, per la Todde l'incarico istituzionale arriva con la nascita del secondo governo Conte, in cui ricopre il ruolo di vice ministro allo Sviluppo economico, confermato con l'arrivo di Mario Draghi a Palazzo Chigi. Numerose le vertenze industriali sarde sul suo tavolo durante gli anni al governo. Nel 2021 viene nominata da Conte vicepresidente del Movimento, incarico che ha lasciato quando ha lanciato la sua candidatura per la presidenza della Regione Sardegna.
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