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Elezioni, i leader sul palco del Meeting: al via la campagna elettorale | Conte escluso attacca: "M5s è scomodo"

Sul tavolo dal Reddito di cittadinanza al tetto al prezzo del gas

meeting cl rimini
Ansa

Chiuse e depositate le liste, la campagna elettorale entra nel vivo.

A battezzare la corsa dei partiti verso il voto è la sfida tra i leader ospitata dal Meeting di Comunione e liberazione a Rimini. Ci sono tutti tranne Carlo Calenda, che però sarà ospite nei prossimi giorni, e Matteo Renzi (ma per Italia viva interviene Ettore Rosato). Diventa un caso l'assenza del presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, che attacca: "Oggi al Meeting non è stata ospitata la nostra voce" perché "siamo scomodi per un certo sistema che vuole escluderci e oscurarci".

 

Sul palco di Cl salgono i leader di FdI Giorgia Meloni, della Lega Matteo Salvini, di FI, Antonio Tajani, e di Noi moderati, Maurizio Lupi, per il centrodestra. Il segretario del Pd Enrico Letta e il capo politico di Impegno civico Luigi Di Maio per il centrosinistra. A tenere banco sono i temi caldi, dal caro-bollette e al tetto al prezzo dal gas. Tra chi vorrebbe un price cap nazionale subito e chi invece ritiene di dover attendere le decisioni dell'Ue, sul punto si formano alleanze inedite.

 

Il tetto al prezzo del gas - "L'Italia deve subito intervenire con un tetto sul costo dell'energia. Lo possiamo fare subito, passando a un sistema di prezzi amministrati per i prossimi 12 mesi", annuncia Letta. Posizione in sintonia con quella di Salvini: "Mettere un tetto al costo dell'energia in Italia è fondamentale e lo hanno fatto Spagna, Portogallo e Grecia, altrimenti qua ci sono bollette che aumentano del 300% e l'autunno rischia di essere pesantissimo". Più cauti invece Di Maio - che continua a parlare di "tetto massimo europeo" - e soprattutto Giorgia Meloni, che avverte: "Sono favorevole al price cap per il gas al livello europeo, ma attenzione a farlo al livello italiano. A meno che non si decida di nazionalizzare le imprese".

 

Rimini, meeting di Cl: i politici a confronto


Reddito di cittadinanza - Le tradizionali divisioni tornano invece sul Reddito di cittadinanza. Per Letta "va cambiato in modo significativo in base all'esperienza", ma comunque "serve una misura contro la povertà". Per Di Maio deve restare anche se - ammette - "gran parte dei centri per l'impiego ha fallito". Di tutt'altro avviso nel centrodestra. Secondo Meloni è "sbagliato mettere sullo stesso piano chi può lavorare e chi non può farlo", mentre Salvini osserva che se "il 70% di chi ha iniziato a prendere il reddito di cittadinanza dal 2019 lo sta prendendo ancora, è evidente che qualcosa non ha funzionato". Infine, "se si ha lavoro si è liberi, se si ha reddito di cittadinanza non si è liberi", chiosa Tajani.


Applausi per Giorgia Meloni, Conte attacca i leader - Tra i più soddisfatti alla fine del dibattito c'è Giorgia Meloni, che incassa applausi e incoraggiamenti per la sua prima volta al Meeting e si dice "contenta dell'accoglienza che, sicuramente, è stata calorosa, positiva, ma anche molto seria, non era un fatto di tifoseria". Ma passano pochi minuti e arriva, da lontano, la stoccata di Conte. Il presidente dei 5 Stelle posta su Facebook un'immagine dei leader ritratti mentre chiacchierano tutti seduti attorno a un tavolino nel corso di un veloce 'brainstorming' prima del confronto. E scrive: "Oggi al Meeting di Rimini non è stata ospitata la voce del Movimento 5 Stelle. C'era invece una sfilata di politici che fanno finta di litigare in pubblico e poi intorno a un tavolo trovano sempre l'accordo. Poi ci siamo noi, diversi da loro. Siamo scomodi per un certo sistema che vuole escluderci e oscurarci".

 

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