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Tassi di interesse, dopo il primo altri tagli in arrivo dalla Bce?

L’analisi di Goldman Sachs Asset Management, Generali Asset Management e Insight (BNY Mellon IM) sulle prossime mosse della Banca Centrale Europea e sulle conseguenze per i mercati

06 Giu 2024 - 09:12

Il primo taglio dei tassi di interesse è arrivato, ma quale sarà il futuro della politica monetaria della Banca Centrale Europea? È questa la domanda che analisti ed esperti si pongono, cercando di trovare risposte sia dalle parole di Christine Lagarde, presidente Bce, ma soprattutto guardando ai dati, a cominciare dall’inflazione.

DECISIONE AMPIAMENTE ATTESA
"La decisione odierna della BCE di ridurre i tassi dello 0,25% era ampiamente attesa, anche alla luce dei dati sorprendentemente forti relativi all'inflazione di maggio. La decisione, che rappresenta il primo taglio dei tassi dal 2016 e fa seguito alla fine del ciclo di rialzi dello scorso settembre, segnala la crescente fiducia nel fatto che l'inflazione si stia muovendo verso il target e che stia iniziando un'era di inversione di rotta delle politiche monetarie restrittive”, commenta Gurpreet Garewal, Macro Strategist, Fixed Income and Liquidity Solutions di Goldman Sachs Asset Management.

ALLENTAMENTO GRADUALE
Secondo l’esperto di GS Asset Management, la traiettoria futura dell’allentamento monetario resta incerta: “Stiamo monitorando attentamente le aspettative di inflazione, l'andamento dei salari e l'inflazione dei servizi. Questi sono indicatori chiave sulla persistenza dell'inflazione, che determineranno il ritmo e la portata del ciclo di riduzione dei tassi da parte della Bce. Anche le decisioni della Fed e la traiettoria dell'euro potrebbero influenzare la politica adottata dalla BCE nella seconda metà dell'anno. Attualmente ci aspettiamo che la banca centrale adotti una strategia di allentamento monetario graduale e trimestrale”.

POSSIBILI TRE TAGLI NEL 2024
Mauro Valle, Head of Fixed Income di Generali Asset Management (parte di Generali Investments), definisce “sufficientemente equilibrata” la decisione della Bce nella riunione del 6 giugno. Guardando al futuro, secondo Valle la Bce ha margine di manovra per tagliare ancora nella seconda metà dell'anno. “Il dibattito verte sulle probabilità di un terzo taglio a dicembre 2024: il mercato valuta circa il 50% di probabilità che si verifichi, mentre la nostra ricerca prevede tre tagli”, spiega Valle. Una decisione che dipenderà dai prossimi dati economici, soprattutto dall'andamento dell'inflazione e dei salari, come ha ribadito la Lagarde durante la conferenza stampa. L’euro, secondo l’esperto, dovrebbe confermare il trend di ripresa dalla fase di stagnazione dei trimestri precedenti, ma non è percepito come abbastanza forte da generare un rischio di inflazione.

VIEW POSITIVA SUI TASSI TEDESCHI
“In questo scenario continuiamo ad avere una visione positiva per i tassi tedeschi oltre il 2,5% e manteniamo la nostra esposizione long duration. Per il prossimo mese i tassi core potrebbero muoversi nel range osservato negli ultimi mesi; quindi, siamo propensi ad avere una posizione più neutrale se i tassi scenderanno sotto il 2,4%. Ma non ci aspettiamo, per la seconda metà dell'anno, un rally sostenuto dei tassi, se lo scenario dell'inflazione si svilupperà come descritto”, prosegue Valle. Inoltre, l’esperto di Generali Asset Management si dice positivo sulle scadenze medio-brevi della curva dei rendimenti in euro, “poiché l'inversione della curva dei rendimenti è piuttosto significativa e non vediamo le condizioni per un'ulteriore inversione nel prossimo futuro”. View positiva anche sui Paesi periferici, in quanto i carry trade e la ricerca di rendimenti continueranno ad essere un driver per le preferenze degli investitori considerando che in futuro i tassi dell'euro potrebbero essere più bassi.

NESSUNA CERTEZZA SUL PERCORSO DI ALLENTAMENTO
“Chi si aspettava delle linee guida sulla velocità e la profondità del ciclo di allentamento dei tassi è rimasto deluso: le dichiarazioni odierne sono molto chiare sul fatto che non vi sia alcun impegno precostituito a seguire uno specifico percorso dei tassi”, commenta Jan Felix Gloeckner, Senior Investment Specialist, Insight (BNY Mellon IM). Secondo l’esperto, le decisioni future saranno determinate invece meeting dopo meeting, sulla base dei dati macro. “Nondimeno – aggiunge - un aumento al rialzo delle previsioni sull’inflazione per il 2024 e il 2025, e le preoccupazioni per le forti pressioni al rialzo sui prezzi, suggeriscono che il percorso di allentamento potrebbe non essere così diretto come alcuni si aspettavano”. Per quanto riguarda la view sul reddito fisso, questo movimento dei tassi è già incluso nei prezzi dei mercati, quindi secondo Gloeckner avrà un impatto molto contenuto. La preferenza di Insight continua ad essere per una duration lunga.

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