FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Stop allo smart working semplificato, si torna alle vecchie regole

D'ora in avanti ci si dovrà attenere agli accordi tra lavoratori e aziende. Rotondi (Cnel): "Necessario un restyling normativo rispetto alla legge del 2017"

Stop allo smart working semplificato, si torna alle vecchie regole - foto 1
Italy Photo Press

Smart working si cambia.

A partire da oggi finisce quello garantito dalle procedure semplificate attivate durante il Covid per chi era affetto, ad esempio, da alcune patologie e sarà possibile soltanto affidarsi agli accordi individuali tra azienda e lavoratori. Scade contestualmente la proroga dello smart working nel privato per i genitori di minori under 14.

I numeri

 Una nuova fase per un fenomeno in crescita: dopo i picchi della pandemia e una graduale riduzione negli ultimi due anni, nel 2023 i lavoratori da remoto nel nostro Paese si assestano a 3,585 milioni, in leggera crescita rispetto ai 3,570 milioni del 2022, ma ben il 541% in più rispetto al pre-Covid. Nel 2024 si stima saranno 3,65 milioni gli smart worker in Italia, come rilevava l'Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano.

In questo scenario "si torna quindi al modello stabilito nel 2017. Il Covid aveva comportato un utilizzo massivo dello strumento, che dall'innovazione organizzativa è migrato verso una finalità emergenziale. Ciò ha generato due effetti di sistema: da un lato sganciando lo smart working dalla finalità propriamente imprenditoriale, ma dall'altro ha dimostrato la sua ampia praticabilità e i suoi benefici anche sul piano sociale", osserva il giuslavorista Francesco Rotondi, consigliere del Cnel e fondatore dello studio LabLaw.

 

"Necessario un restyling"

 "Alla prima fase di scetticismo, è seguita una fase di ottimismo eccessivo, che ha per certi aspetti sottovalutato la necessità di coniugare lo smart working con lo 'stile organizzativo' delle imprese", sottolinea Rotondi.  Per questo "si discute della necessità di un restyling normativo della legge del 2017, anche se la criticità maggiore pare essere quella che riguarda l'adattamento dell'organizzazione aziendale allo strumento. Perché è emersa con prepotenza una istanza sociale che individua nello smart working uno strumento assai efficace di conciliazione dei tempi di lavoro, di cura e di vita, che si spinge fino a invocare un "diritto allo smart working", conclude.

 

TI POTREBBE INTERESSARE

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali