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Gentiloni nell'Ue da protagonista, ecco i compiti del Commissario all'economia

È la prima volta che un italiano ricopre questo ruolo di peso, fino a oggi riservato prevalentemente a politici francesi, tedeschi e spagnoli

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Paolo Gentiloni è il nuovo Commissario europeo agli Affari economici e monetari.

Lo ha annunciato martedì 11 settembre la presidente eletta della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa, rivelando la composizione del suo esecutivo, che durerà per i prossimi 5 anni, fino al 2024. Dal primo novembre l’ex presidente del consiglio succederà al francese Pierre Moscovici. È la prima volta che un italiano ricopre questo ruolo di peso in Europa, fino a oggi riservato prevalentemente a politici francesi, tedeschi e spagnoli.

Spesso nelle cronache abbiamo sentito nominare il politico francese e il suo incarico europeo, soprattutto quando l’Italia si trovava a dover fare l’annuale legge di stabilità o quando ha rischiato di incorrere nelle procedure d’infrazione.

Moscovici nei mesi scorsi diventò nome ricorrente sui quotidiani italiani, in concomitanza con il processo di approvazione della legge di stabilità e i rischi di infrazione da parte della Commissione europea. Ma chi è il Commissario europeo agli Affari economici e monetari? Fa parte della Commissione europea, l’organo esecutivo dell’Unione europea, che ne promuove il processo legislativo, insieme ad altri 27 componenti, ognuno appartenente a un diverso Stato membro.

La Commissione propone quali atti legislativi adottare, ma saranno il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione ad approvarli. Come si legge sul sito della Commissione, le responsabilità del Commissario per gli affari economici sono:

1) assicurare la solidità economica delle proposte fatte dai suoi colleghi e rafforzare l’Unione monetaria per creare nuove condizioni per il lavoro e gli investimenti;
2) rafforzare il patto di crescita e stabilità e rivedere la sua legislazione fiscale e macroeconomica e le regole di budget;
3) incoraggiare le riforme strutturali nell’eurozona e decidere i sostegni da dare agli Stati in difficoltà;
4) sviluppare un’Iva europea per migliorare il funzionamento del mercato interno e combattere l’evasione fiscale;
5) sviluppare un’efficiente unione doganale europea. Le sue prerogative investono dunque le politiche economiche e finanziarie dell’Unione Europea ma, soprattutto, il Commissario è l’interlocutore principale della Banca centrale europea ed è responsabile della Direzione Generale per gli affari economici e finanziari, che attualmente è diretta dall’italiano Marco Buti.

Per questa serie di responsabilità, la scelta di Paolo Gentiloni è fondamentale in chiave Italia e governo giallo-rosso. Sul suo tavolo, da subito, dovrà essere esaminata la richiesta dell’esecutivo italiano di una riforma del Patto di stabilità e una relativa maggiore flessibilità nella gestione dei conti pubblici. Da parte sua, il neocommissario Gentiloni sa già da dove partire: “Mi impegnerò innanzitutto per contribuire al rilancio della crescita e alla sua sostenibilità sociale e ambientale", ha dichiarato poco dopo l’ufficializzazione della sua nomina.