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Sempre più famiglie in stato di povertà

Confcommercio osserva che lʼaumento delle persone e delle famiglie povere non è stato accompagnato da un contemporaneo calo dei consumi che sono cresciuti seppure a ritmi modesti

Nell'ultimo decennio le famiglie in stato di povertà assoluta sono raddoppiate.

Lo certifica l'ultima indagine condotta da Confcommercio, sottolineando che a preoccupare è anche il dato relativo alle persone assolutamente povere.

Tra il 2006 e il 2015 sono aumentate del 177%: ad oggi le persone assolutamente povere sono 4,6 milioni. Secondo Confcommercio, il fatto che le persone povere siano cresciute a un ritmo superiore rispetto alle famiglie povere implica aritmeticamente che il numero medio dei componenti delle famiglie povere si sia innalzato.

L'aumento delle persone e delle famiglie povere – la cui incidenza sulla popolazione totale è aumentata, passando dal 3,3% del 2005 all'attuale 7,5% – non è stato accompagnato da un contemporaneo calo dei consumi: Confcommercio osserva che i consumi aggregati sono cresciuti tanto nel 2015 (+1,1%) quanto, seppure a un ritmo più modesto, nei primi sette mesi dell'anno successivo (+0,7%).

Dall'analisi dei dati dell'ISTAT emerge che le famiglie numerose sono le più colpite dalla povertà. In particolare, si sono aggravate le condizioni dei nuclei familiari con quattro componenti – l'incidenza della povertà assoluta è salita al 9,5% nel 2015 dal 6,7% dell'anno precedente – e delle coppie con due figli, passata dal 5,9 all'8,6%. Inoltre livelli elevati di povertà assoluta si osservano per le famiglie con cinque o più componenti (17,2%), soprattutto se coppie con tre o più figli (13,3%) e famiglie di altra tipologia, con membri aggregati (13,6%). L'ISTAT rileva che l'incidenza cresce se in famiglia ci sono almeno tre figli minori (18,3%).