Ocse: calo del Pil senza precedenti, -9,8% ad aprile-giugno
Tra le principali sette economie il calo peggiore lo ha registrato il Regno Unito, seguito dallʼItalia e dal Canada
Nel secondo trimestre del 2020 i principali Paesi industrializzati hanno subito "un calo del Pil senza precedenti": l'economia si è contratta del 9,8%, contro l'1,8% dei primi tre mesi dell'anno. Lo rileva l'Ocse spiegando in una nota che il dato, dovuto alle misure di contenimento per il coronavirus, "è significativamente peggiore del -2,3% segnato nel primo trimestre del 2009, nel picco negativo della crisi finanziaria".
Il Pil delle sette principali economie: il dato peggiore è quello del Regno UnitoTra le principali sette economie, il Pil è diminuito in modo più drastico del 20,4%, nel Regno Unito. In Francia, dove le misure di blocco sono state tra le più severe, il Prodotto interno lordo è diminuito del 13,8%, dopo un calo del 5,9% nel trimestre precedente. Il Pil è diminuito anche in Italia, Canada e Germania nel secondo trimestre rispettivamente -12,4%, -12,0% e -9,7% (rispetto a -5,4%, -2,1% e -2,0% nel trimestre precedente).
Negli Stati Uniti, dove molti Stati hanno introdotto misure di "stay-at-home" alla fine di marzo, il Pil si è contratto leggermente meno (-9,5%), rispetto a -1,3% nel trimestre precedente. In Giappone, dove le misure di contenimento sono state meno rigorose, si è contratto del 7,8% nel secondo trimestre del 2020, rispetto allo 0,6% del trimestre precedente.
La crescita del Pil rispetto all'anno precedente per l'area Ocse è stata meno 10,9% nel secondo trimestre del 2020, dopo una crescita di meno 0,9% nel trimestre precedente.
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