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Napoli, Whirlpool: al via procedura di licenziamento collettivo | Azienda propone trasferimenti dalla Campania a Milano

Confermati dall'a.d. La Morgia gli incentivi all'esodo. Tibaldi (Fiom): "Grazie agli operai avete aumentato i profitti e ora li cacciate, sarà guerra"

Whirlpool, Gkn e i rischi disoccupazione in Italia post Covid

"Dopo una lunga riflessione, abbiamo deciso di avviare la procedura di licenziamento collettivo" per lo stabilimento di Napoli. Lo ha annunciato l'a.d. di Whirlpool, Luigi La Morgia, nel corso del tavolo al Mise guidato dal viceministro dello Sviluppo economico, Alessandra Todde. Sono 350 i lavoratori del sito campano che rischiano di restare senza impiego.

Azienda conferma incentivi e trasferimenti altri siti - La procedura di licenziamento collettivo "dal nostro punto di vista non deve essere una pregiudiziale" per l'individuazione di un'alternativa per il sito Whirlpool di Napoli. Lo ha detto l'amministratore delegato di Whirlpool per l'Italia, Luigi La Morgia, nel corso del tavolo con i sindacati al Mise. "Nel caso in cui l'alternativa venisse individuata nei 75 giorni - ha proseguito - siamo pronti a discuterne. Nell'ambito della procedura vogliamo confermare la nostra intenzione di prolungare la possibilità di accedere a un pacchetto di incentivazione, che già oggi stiamo offrendo nel piano sociale in essere e pari a 75mila euro a persona (per gli esodi, ndr), e in parte stiamo già eseguendo dando l'opportunità a persone che lavorano nel sito di Napoli di trasferirsi nel sito di Cassinetta (in provincia di Milano ndr)".

 

"Stabilimento Napoli insostenibile"

"A causa del forte calo della domanda della lavatrici prodotte a Napoli lo stabilimento è diventato insostenibile per Whirlpool. Per questo motivo, più di due anni fa l'azienda ha iniziato a discutere di potenziali scenari di transizione e a lavorare con i sindacati e gli
stakeholder istituzionali - sia nazionali che locali - al fine di minimizzare l'impatto legato all'uscita di Whirlpool dallo stabilimento di Napoli. Non essendo emersa nessuna alternativa, il 31 ottobre 2020 è stata cessata la produzione nel sito". Lo precisa l'azienda al termine dell'incontro convocato online dal
Mise. 

 

 

Tibaldi (Fiom): con licenziamento stop al dialogo, sarà guerra - Con l'avvio della procedura di licenziamento si rompe il dialogo e "per quanto ci riguarda se Whirlpool mette in campo azioni offensive, sarà guerra". Lo ha detto il segretario nazionale Fiom Cgil, Barbara Tibaldi, al tavolo Whirlpool al Mise. "La narrazione che siete stati stati buoni e avete portato pazienza, ce la potevate risparmiare. Per 26 mesi - ha spiegato Tibaldi - non abbiamo preso tempo come dice La Morgia, abbiamo lottato per tenere aperto lo stabilimento di Napoli. Whirlpool in questi 26 mesi ha triplicato i profitti realizzando 5 milioni di prodotti. Le lavoratrici e i lavoratori hanno tenuto aperto lo stabilimento di Napoli e ciò ha permesso a Whirlpool di guadagnare di più nonostante la pandemia. Richiamiamo l'azienda alle sue responsabilità. L'avvio della procedura di licenziamento interrompe il dialogo. E' necessario utilizzare tutti ammortizzatori sociali necessari, rispettando così l'avviso comune siglato da Cgil- Cisl- Uil".

 


Giorgetti: "Irragionevole no a cassa integrazione" "E' irragionevole non accettare la proposta delle 13 settimane di cassa integrazione. Siamo perplessi rispetto a questo rifiuto che danneggia solo i lavoratori Whirlpool, che dovrebbero invece essere tutelati". Lo dichiara il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.

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